PADOVA – Alla Loggia della Gran Guardia “Oxymorons of Identification ” del collettivo berlinese Dimensionen
Il plateatico della Loggia ospiterà il giorno 16 maggio a partire dalle ore 21,30 un happening concettuale firmato dal Collettivo berlinese “Dimensionen” dall’evocativo titolo: “Oxymorons of Identification”
Genere umano come sensazione – Sensazione come suono – Il suono delle ombre – Le ombre dell’interazione -L’incontro di sistemi diversi – Sistemi di cambiamento – Cambiamento attraverso il movimento. Questi, in sintesi, i contenuti dello spettacolo , con ingresso gratuito, è stato curato da Giorgio Chinea che da cinque anni è direttore artistico TEDxPadova e TEDxCortina. Il suo lavoro è in linea con la proposta galleristica e curatoriale che da sempre vede la body art al centro del suo pensiero. Reduce dal successo di pubblico e critica grazie all’esposizione “The Last Judgment”, lavoro concepito site specific da Laurina Paperina. Carlo Pasqualetto, quest’anno ha deciso di affrontare, insieme al suo team di professionisti che da cinque anni organizzano l’evento in città (quest’anno alla Fiera di Padova il 19 maggio) il tema della “Hybris”, ovvero: la tracotanza.
Così commenta Pasqualetto la scelta curatoriale di Giorgio Chinea: “La tematica della Hybris si sposa meravigliosamente con la proposta artistica che quest’anno ci presenta Giorgio Chinea. La Body Art, nata negli anni ’70, è arte audace, di coraggio”. La proposta artistica di Chinea per la città, un evento gratuito con ingresso libero realizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, quest’anno prevede una interessante contaminazione tra linguaggi della contemporaneità e uno dei luoghi simbolo della classicità: la Loggia della Gran Guardia.
Così spiegano gli artisti berlinesi: “L’obiettivo del progetto Dimensionen è l’indagine del mondo senza le parole. I molteplici mondi possibili crescono attraverso l’interazione dinamica tra mobilità ed immobilità, sogno e realtà, movimento e sosta, rumore e silenzio. Ci sono dimensioni che nascono e finiscono, spazi reali o al negativo, spazi crepuscolari ed intercapedini della percezione umana che sono difficili da afferrare con le parole”.
Il progetto Dimensionen unisce diverse forme d’arte, normalmente rappresentate separatamente le une dalle altre, per arrivare ad un’unica espressione estetica estremamente eloquente ed unica. I danzatori e le loro ombre sono sostenuti dalla pittura live, da video proiezioni e sonorità particolari per produrre realtà altre. Gli artisti si appellano all’inconscio per ingaggiare una riflessione sulla realtà e sulla sua percezione. Il pubblico in questo modo è invitato ad essere parte del lavoro non solo osservatore esterno.
Per il curatore, la dimensione internazionale verso la quale sta convergendo l’arte contemporanea vede la necessaria commistione dei linguaggi artistici. In questo lavoro dei Dimensionen ci saranno un sound designer e una violoncellista che agiranno live, intenzionando le ombre di due ballerini. Le ombre generate da un video proiettore saranno dipinte da Ilona Ottenbreit che andrà a realizzarle su un fondale. Il commento sonoro al gesto pittorico fissa, tra luce e ombra, il segno della presenza della corporeità. La concretezza di questo progetto è poi godibile attraverso la creazione dell’opera d’arte che rimarrà come testimonianza.
Spiega ancora Chinea: “Curo Giovanna Rovedo dal 2016, è una personalità unica e interessante, con una laurea in antropologia, si occupa di gesto e movimento. Il suo percorso attraverso il linguaggio del corpo si sposa magnificamente con la mia prospettiva curatoriale, sempre vicina ai movimenti di avanguardia che si traducono nell’unicità performativa e nella body art. Per questo invito Padova a vedere la direzione che sta prendendo la scena internazionale dell’arte. Non a caso ho chiamato un collettivo berlinese: sono artisti che provengono tutti da discipline diverse e che fondono insieme la loro conoscenza mettendosi in gioco e lasciandone traccia nell’opera d’arte che scaturisce da questo percorso performativo, sempre nuovo, irripetibile, imprevedibile”.
Pittura e scultura: Ilona Ottenbreit – Danza: Abel Navarro, Giovanna Rovedo – Musica: Martina Dunkelmann e Thomas Wagner
Per informazioni: Giorgio Chinea Art Cabinet cell 335 199 7227
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