25 NOVEMBRE – devono essere sempre di più gli uomini che devono imparare a vivere un rapporto con le donne di rispetto reciproco, di ascolto, di dialogo
25 novembre, giornata del ricordo delle tante donne uccise per mano di un uomo, perché considerate deboli, oggetto di oltraggio e di violenza.
Delitti che spesso si svolgono tra le mura domestiche a dimostrazione della difficoltà a gestire rapporti e sentimenti. Delitti compiuti in molti casi per mano di un uomo che non trova altro modo per dare sfogo alla rabbia, alla paura dell’abbandono, all’orgoglio, se non uccidere.
Delitti compiuti come sentenze, senza appello ne processi.
Delitti compiuti per mano di un uomo che sentendosi maschio , non può accettare un rifiuto, un’umiliazione, un abbandono, pur comportandosi in molti casi con violenza.
Maschi che non sono riusciti a diventare persone ed incontrare le donne, altre persone, con le quali stabilire rapporti di rispetto reciproco e di condivisione.
Maschi, rappresentanti di una storia millenaria di dominio a partire dalle donne, che non accettano una storia che è cominciata a cambiare, un ruolo che è cominciato a cambiare da quando le donne non hanno accettato piu’ la loro violenza ed hanno cominciato a denunciare.
Paura del potere sottratto? Difficoltà a stabilire un confronto?
Eppure si è provato a cambiare! Si è provato a fare crescere insieme bambini e bambine, perché, diventando ragazzi e ragazze e poi uomini e donne, potessero abbattere quelle barriere che da sempre hanno separato il mondo maschile da quello femminile, per avviarsi verso una società di persone e non di ruoli, in cui il valore di ciascuno sia per quello che è e non per il sesso di appartenenza.
Forse non è stato sufficiente l’ impegno messo finora nell’educare le giovani generazioni al rispetto reciproco?
Ad insegnare ai giovani maschi a non approfittare della loro forza fisica per violentare, sottomettere o a volte anche uccidere le donne per dare dimostrazione di saperle dominare?
Occorre continuare nel percorso del dialogo, dell’educazione, per spingere molti uomini ad aggiungere tra i propri valori il rispetto e non solo il potere, l’ascolto e non solo il dominio, l’importanza del condividere con le donne, che sono persone altrettanto capaci, e non oggetto di sopruso, di violenza e di oltraggio. Le donne devono continuare a denunciare la violenza maschile, dimostrando loro quanto sono vigliacchi, ma è anche compito dei tanti uomini che hanno capito, dire che è possibile vivere con le donne un rapporto basato sul rispetto reciproco, sul dialogo e sulla condivisione, e che non è segno di forza usare la violenza ma di arresa, di impotenza, di incapacità al dialogo.