In dirittura d’arrivo la legge per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo
L’aula della Camera ha approvato la proposta di legge con 242 sì, 73 no e 48 astenuti. Dopo le modifiche apportate al testo a Montecitorio, il provvedimento torna al Senato. La proposta di legge, dopo aver fornito all’art. 1 “la definizione di bullismo, cyberbullismo e di gestore del sito Internet”, prevede – in riferimento al bullismo informatico – la possibilità per chiunque (anche minore ultraquattordicenne, genitore o esercente la responsabilità sul minore) di chiedere al gestore del sito Internet (del social media, del servizio di messaggistica istantanea o di ogni rete di comunicazione elettronica), l’adozione di provvedimenti inibitori e prescrittivi a sua tutela (oscuramento, rimozione o blocco delle comunicazioni che lo riguardano e dei contenuti specifici che costituiscono cyberbullismo), previa conservazione dei dati originali.
In caso di inazione del gestore è, comunque, prevista una tutela rafforzata dei diritti delle vittime, in quanto il Garante per la protezione dei dati personali – che controlla l’effettiva adozione delle misure (entro 24 ore) – in caso di verifica negativa, vi provvede direttamente.
A favore hanno votato il Partito democratico, Area popolare, Alleanza liberale, Socialisti, Fratelli d’Italia, Scelta Civica e Democrazia Solidale. Ha votato contro il Movimento 5Stelle. Si sono invece astenuti la Lega Nord, Forza Italia, Sinistra Italiana e Conservatori e riformisti. La proposta di legge passa al Senato per la terza lettura.
“Apprezziamo l’approvazione da parte della camera del disegno di Legge che punta a contrastare il fenomeno del cyberbullismo.- ha dichiarato Ernesto Caffo, Neuropsichiatra Infantile e Presidente di Telefono Azzurro – Una legge fondamentale che abbiamo da sempre invocato e sostenuto, ancora assente in Italia a differenza di molti altri paesi. Invochiamo a questo punto un’accelerazione dell’iter di approvazione definitiva. Nulla è ancora definito, dispiace vedere passare il tempo senza che vengano prese misure concrete e predisposti strumenti operativi in grado di rispondere a queste tematiche”.