ROMA – «la vita e la morte in un unico abbraccio». Storia di un abbandono
Un racconto sospeso tra la vita la morte scrive Paola Mauti. Da una parte un essere umano che prende forma, che cresce nella pancia; dall’altra un’esistenza che, lentamente e inesorabilmente, se ne va, quella della nonna del nascituro, e madre della protagonista: «la vita e la morte in un unico abbraccio».
Con Ape Bianca (Adiaphora edizioni) Valentina Villani ci regala la storia di un abbandono definitivo, senza possibilità di ripensamento, vissuto con immenso dolore e, a momenti, anche con rabbia, perché si tratta di una madre che va via proprio nel momento in cui la figlia ha particolarmente bisogno di lei. E quando si materializza la fine, quando la morte si manifesta lasciando ogni giorno qualche segno della sua presenza sul volto e sul corpo dell’altra, con il suo lavorio incessante e distruttivo, tornano i ricordi dei momenti che madre e figlia hanno trascorso insieme. Così Valentina ripercorre il grande dolore vissuto negli ultimi mesi di vita di sua madre e la faticosa ricostruzione di un’integrità psicologica minata da quella perdita precoce. La madre, pittrice, in grado di dare una forma rinnovata a tutto ciò che passava sotto il suo pennello e i suoi colori; lei, la figlia fotografa, capace di fermare la vita in movimento, per darle un senso nuovo. Si materializza, nel ricordo, la complicità delle due donne, fatta di sottili sensazioni e fugaci stati d’animo. E resa possibile da una profonda intesa, da una sensibilità creativa comune, mai esplorata fino in fondo, se non nel ricordo, e riscoperta quando ormai la morte ha messo a ogni cosa la parola fine.
*L‘associazione le Funambole
nasce dall’incontro di 21 donne che desiderano diffondere il più possibile la cultura della parità di genere contrastando con azioni concrete la discriminazione e la violenza sulle donne.
Le fondatrici sono attrici, psicoterapeute,lavoratrici sociali, scrittrici, attiviste, giornaliste, educatrici.
Ognuna porta con sé il suo vissuto,la sua necessità di relazione con le altre ed il desiderio di agire la propria spinta creativa per trasformare la realtà superando gli schemi pre-costituiti che la società ancora cerca di imporre a donne e uomini.
L’associazione intende creare momenti di incontro attraverso laboratori, corsi di formazione, spazi di condivisione ed eventi aperti per affermare la necessità dell’ottica di genere nei campi in cui ognuna delle socie già opera da tempo moltiplicando gli sforzi e le opportunità.
*L’ISIPSÉ è un istituto di specializzazione in psicologia psicoanalitica del sé e in psicoanalisi relazionale.
L’ISIPSÉ è un istituto di specializzazione in psicologia psicoanalitica del sé e in psicoanalisi relazionale. È un istituto psicoanalitico fondato nel 1998 con il fine di diffondere in Italia la psicologia psicoanalitica del sé nelle sue formulazioni più classiche e nei suoi sviluppi post-kohutiani contemporanei.
L’ISIPSÉ promuove inoltre lo studio dei modelli psicoanalitici relazionali, seguendo una tradizione che, da sempre presente nella psicoanalisi, si è però delineata, precisata e approfondita con maggiore chiarezza negli ultimi trent’anni, sia negli Stati Uniti che in Europa.
Entrambe queste aree, oltre ad aver mostrato numerosi e importanti punti di convergenza, si sono rivelate tra le più feconde della psicoanalisi contemporanea, sia per innovazione teorica che per profondità, novità, e utilità cliniche, dimostrando inoltre la capacità – nuova in psicoanalisi – di interessare e aggregare trasversalmente scuole psicoanalitiche distanti tra di loro e differenti e distanti orientamenti psicoterapici.
L’ISIPSÉ si colloca nel grande solco della tradizione psicoanalitica e si pone obiettivi culturali più generali e obiettivi più specifici di formazione alla professione psicoanalitica.
L’ISIPSÉ, nel quadro della sua attività scientifica, organizza ogni anno un programma di giornate di studio con ospiti internazionali. Questi incontri – coerentemente con una politica che ha l’obiettivo di un dialogo e di un’integrazione con la cultura più generale e con altre correnti psicoanalitiche e altri indirizzi psicoterapici – sono naturalmente aperti a tutte le persone interessate. Le giornate di studio vogliono essere un momento privilegiato per la diffusione e il dibattito sui temi più attuali della psicologia del sé e degli orientamenti relazionali in psicoanalisi.