.  Dopo la celebrazione dei 60 anni del Trattato di Roma le condizioni dell’Unione Europea non smette di mostrare tutti i limiti della sua stessa costruzione. In questi anni di crisi le soluzioni imposte hanno peggiorato le condizioni di vita, le diseguaglianze, senza peraltro rafforzare la Unione Europea stessa. Le proposte che vengono avanzate, per consolidare la governance, inaspriscono il carattere elitario e antidemocratico. Per questo pensiamo che occorra invece porre al centro le lotte e i movimenti che quotidianamente lavorano e prefigurano quell’idea di Europa e di cittadinanza, necessaria per costruire una vera unità dei paesi e dei popoli che la compongono, aperta e fondata su democrazia, solidarietà, difesa dell’ambiente e della diversità di genere.  Così, Sabato 17 febbraio sarò a Napoli (ex asilo Filangieri) nell’ambito della giornata di dibattitti “Ue’: Movimenti per un’altra Europa” organizzata da Transform Italia

questo il programma:

Tavola rotonda ore 10,30 su Lavoro 4.0 e Reddito

Lo sviluppo non crea più lavoro, e soprattutto non crea buon lavoro. E il lavoro non determina necessariamente reddito, né reddito sufficiente. Non determina più necessariamente dignità e emancipazione. Lo sviluppo produce crescente ingiustizia. Dal famoso bicchiere dello sviluppo capitalistico nulla trabocca verso il resto della popolazione. Crescono le forme di lavoro e di contratti prive di ogni diritto e persino di ogni tutela. Le forme più antiche di lavoro, caporalato, lavoro a domicilio, servitù nei confronti del datore di lavoro, conoscono una nuova giovinezza. Il lavoro e i diritti del lavoro, il reddito sono tornati ad essere elemento decisivo del cambiamento della società e dello stesso modello produttivo. Compatibilità ambientale e sociale, salute e sicurezza sono tornati ad essere strettamente legati ai diritti e alla cittadinanza piena di lavoratrici e lavoratori.

Conoscere il lavoro contemporaneo, conoscere le imprese che oggi danno lavoro è compito essenziale delle sinistre. Reddito minimo, salario minimo, diritti di chi lavora, strumenti di tutela e difesa di lavoratrici e lavoratori tornano ad essere obiettivi centrali di qualunque strategia di trasformazione.

Coordina Giulia Rodano (transform! Italia) –  interverranno: Heinz Bierbaum (Die Linke), Roberta Fantozzi (Resp. Lavoro PRC), Loris Caruso (Sociologo), Paola Boffo (Ricercatrice), Giulio De Petra (Economista), Francesca Fornario (Giornalista), Andrea Ranieri (Sinistra Italiana)

Tavola Rotonda ore 14,30 su Femminismo, Femminismi, per un’Europa di Genere

L’alleanza tra capitalismo e patriarcato, la distruzione dei diritti, la frammentazione rapporti sociali, il prepotente ritorno dei fondamentalismi e integralismi sono il contesto in cui siamo. Le donne pagano il prezzo più alto sia sul piano dell’impoverimento, comprese le differenze di reddito da lavoro, che sul versante della violenza.

Ragioni e necessità di un inedito movimento femminista: l’insorgenza, dallo scorso anno, di un nuovo e contemporaneo movimento femminista, ha attraversato le vie e riempito le piazze delle città europee e mondiali. Un femminismo dal carattere politico, capace di coniugare la lotta contro le violenze domestiche con la lotta per il lavoro e diritti sociali. Un femminismo che si batte contro ogni oppressione: contro il sessismo, il razzismo, l’omofobia.

La dimensione internazionale del nuovo movimento femminista: oggi più che mai la dimensione della lotta ha bisogno di un respiro internazionale. I processi in atto: impoverimento, perdita dei diritti, discriminazioni economiche e nei diritti, si possono comprendere e contrastare meglio se affrontati in chiave europea e/o, meglio ancora euro mediterranea. Le risposte, ai processi in atto devono assumere la dimensione internazionale, in particolare per quanto riguarda l’insorgenza e l’urgenza di un nuovo movimento femminista

Coordina Rosa Rinaldi (transform! Italia)- interverranno: Eleonora Forenza (Parlamentare Europea), Elzbieta Korolczuk (Femminista Polacca), Bia Sarasini (Giornalista), Marga Ferrè (Transform! Europa Spagna), Nicoletta Pirotta (IFE Italia), Cinzia Sciuto (Filosofa)

 

Tavola Rotonda ore 17,30 su Città, Mediterraneo, Migranti, Democrazia

Questi 4 soggetti sono legati da un filo rosso. Le Città come habitat della specie umana; il Mediterraneo come culla naturale di civiltà dal cui grembo nasce l’Europa; i Migranti come fecondatori del Mondo; la Democrazia chiede potere al popolo.

C’è un farsi della Storia biologica, sociale, politica intorno a questi soggetti. Una Storia anche di conflitti in cui sovente Poteri sovrastanti hanno sfregiato uno o l’altro di questi soggetti e turbato il loro equilibrio e la loro armonia.

Così è purtroppo anche oggi nell’epoca della globalizzazione del pensiero unico. Le città, il Mediterraneo, i Migranti, la Democrazia vengono vilipesi e negati, deprivati di senso e asserviti.

Ma dove c’è la sofferenza più insopportabile dal dolore germoglia la rivolta. Le città richiamano l’autogoverno. Il Mediterraneo vuol tornare culla e non tomba. I Migranti simboleggiano la ricerca di libertà e senso senza cui non c’è umano. La Democrazia come potere collettivo.

 

Coordina Roberto Musacchio (transform! Italia) –Saluti Introduttivi Roberto Morea (transform! Italia), Giuseppe Micciarelli (Ex Asilo Filangieri), Luigi De Magistris (Sindaco di Napoli), interverranno: Walter Baier (transform! europa), Elena Coccia (Consigliera Comunale), Giorgos Katrougalos (Vice Ministro Syriza), Lorenzo, Marsili (DiEM 25), Marga Ferrè (Transform! Europa Spagna), Paolo Ferrero (Vice Presidente Partito della Sinistra Europea), Raffaella Bolini (ARCI), Heinz Bierbaum (Die Linke), Massimo Torelli (Altra Europa con Tsipras), Salvatore Prinzi (Je so pazzo), Franco Russo (Eurostop)