Nell’Archivio delle donne in Piemonte la storia della Commissione per gli Studi delle rivendicazioni per la Costituente – 1946
Nell’ultimo numero della Newsletter dell’Archivio delle Donne in Piemonte – storie di donne, materiali e percorsi:
LA STORIA A RAGGI XX Una storia di donne. Dal nostro archivio e dal mondo |
L’associazione Unione Donne italiane (UDI), costituitasi nel 1945 in seno al CLN e in seguito alla fusione tra i Gruppi di difesa della donna (GDD) e il Comitato d’iniziativa provvisorio dell’Unione Donne Italiane, lavorò in maniera determinante alla ricostruzione post-bellica di un paese democratico. Organizzata in sedi provinciali e circoli sparsi per tutto il territorio nazionale, contribuì pragmaticamente all’ideazione e alla instaurazione di leggi, regole e pratiche che, in assonanza con la Carta Costituzionale, riconoscessero alle donne i propri diritti (dal diritto al lavoro e alla parità salariale, dalla scuola alla maternità, agli asili ecc.). Il testo che segue ne è esemplare testimonianza. Nella sede provinciale piemontese di Torino, nel 1946, venne costituita una Commissione di studi con l’incarico di analizzare la condizione delle donne in cinque ambiti e contesti specifici (giurisprudenza, lavoro, maternità, previdenza, scuola) e di formulare proposte legislative di riforma in ciascun settore. Attilia Rovero, dal cui fondo archivistivo proviene il documento, prese parte ai lavori della Commissione. |
COMMISSIONE STUDI RIVENDICAZIONI PER LA COSTITUENTE Dal 15/3/1946 si è formata in Torino la Commissione per gli Studi delle rivendicazioni per la Costituente. Si è provveduto sin dalla prima riunione alla creazione di 5 distinte Commissioni con campo limitato e compito specializzato per lo studio e la riforma nei diversi rami e cioè: Riforma Giuridica Riforma sul lavoro Riforma Assistenza Maternità Riforma Previdenza e Mutualità Riforma Scolastica ognuna di dette Commissioni dopo aver fatto i suoi studi e le sue discussioni ha stilato la propria relazione che si unisce alla presente. leggi di più |
MATERIALI DI RIVOLTA News, segnalazioni, spunti per cambiare prospettiva |
Dal 28 gennaio sul canale Documentalia 17 sono disponibili film e spezzoni del Collettivo Cinema Militante di Milano e del Movimento Studentesco Milanese recuperati da Ranuccio Sodi e digitalizzati da CSC-Archivio Nazionale Cinema Impresa di Ivrea. A Milano, negli anni post ’68 e sino alla seconda metà degli anni ’70, esistevano varie realtà di cinematografia legata ai movimenti politici extra-parlamentari: il Movimento Studentesco aveva una sua “Commissione Cinema” e nei primissimi anni ’70 nasce il CCM (Collettivo Cinema Militante). I film, girati con pochi mezzi da cineasti in erba, all’epoca studenti, operai e intellettuali, raccontano le grandi contestazioni della fine degli anni Sessanta, l’autunno caldo, la strategia della tensione, gli “anni di piombo”. Tra i titoli proposti, Pagherete caro, pagherete tutto, film cardine della produzione militante italiana che documenta in diretta i violenti scontri tra i dimostranti e le forze dell’ordine, che culminano nella morte dello studente Giannino Zibecchi. Il canale Documentalia, attivo dal 2018 su Youtube, propone oltre 300 documentari e cortometraggi realizzati tra la fine degli anni Quaranta e gli anni https://www.icedoutwatchreplica.re/ Ottanta: dal documentario etnografico al cinema d’arte, dal videoteatro al cinema militante. Punti di vista differenti per raccontare le trasformazioni economiche e sociali nell’Italia del Novecento.La Sissco (Società italiana per lo studio della storia contemporanea) organizza un ciclo di seminari dal titolo: “Raccontare i manicomi italiani. Soggettività, spazio, internamento e narrazioni dagli anni Sessanta a oggi”. Il primo appuntamento, che si è svolto a Pisa il 19 gennaio scorso, è stato dedicato al tema del “prendere la parola” e ha visto i seguenti interventi:Vinzia Fiorino (Università di Pisa) Raccontare “dal basso” la chiusura dei manicomi: interrogativi e prospettive di ricerca; Viviana L. Toro Matuk (Università Ludes Lugano) e Valentina Porcellana (Università della Valle d’Aosta) Le periferie della salute mentale; Silvia Calamai (Università di Siena), Rosalba Nodari (Università di Siena) Voci dal manicomio; Giovanni Contini (Associazione Italiana di Storia Orale) Storia orale dell’ospedale psichiatrico: il caso di Maggiano; Gianluigi Mangiapane (Università di Torino) Outsider Art e Arte irregolare prima e dopo Basaglia; Giuseppina Scavuzzo (Università di Trieste) Spazi Built-in Battery Box Mods narranti: un dialogo tra architetture e psichiatria; Marica Setaro (Laboratoire SAGE – Université de Strasbourg) I taccuini goriziani di uno psichiatra rivoluzionario: il sapere pratico di Agostino Pirella. Qui la registrazione video dell’evento. |