7 gennaio 2015. Riconosciamo i nostri errori di occidentali
Giovanna Pagani, Antonia Sani, Carla Greco, Patrizia Sterpetti (WILPF Italia): “Je suis Charlie. Je suis islamique Je suis pour la paix e l’interculture”.
Siamo dalla parte della pace e cerchiamo di vedere il film dal primo fotogramma, non dall’ultimo che, decontestualizzato, è volutamente strumentalizzato (islamofobia)
Aveva ragione Gregory Bateson nel suo illuminante saggio “Verso un’ecologia della mente”(1972). Il reale momento di cesura del XX Secolo non è stato l’uso della bomba nucleare, ma il tradimento dei 14 punti di Wilson (citiamo a memoria). Questo ha rappresentato l’avvio di un’epoca storica all’insegna non di regole giuste condivise, ma del GIOCO DELLE REGOLE in mano ai poderosi della terra armati fino ai denti. Situazione ancora più esecrabile dopo la Nascita delll’ONU e la stesura di tutti gli Strumenti internazionali
per attuare la Dichiarazione dei Diritti Umani del 1948.
Il democratico Occidente di quanti atti di aggressione si è macchiato in questi lunghi decenni in nome della sua superiore cultura? Da sempre ci dicono che il migliore e unico modello di democrazia è quello occidentale tanto che merita di essere esportato comunque, anche attraverso la guerra, dal 2001 diventata uno strumento preventivo contro tutti i possibili attacchi all’occidente e al suo megalomane modello di sviluppo doverosamente basato sullo sfruttamento dei popoli e delle risorse naturali (acqua e petrolio in
primis). Non dimentichiamolo: la globalizzazione in corso favorisce unicamente la continuazione del dominio del 20% della popolazione mondiale sul resto del mondo.
La guerra dell’occidente contro popolazioni indifese e contro la natura sta producendo i suoi risultati tra l’indifferenza dei più ben ammansiti e istruiti dai mass-media che da tempo ci insegnano quali sono i buoni e i cattivi, come ci si deve comportare e soprattotto COME E COSA SI DEVE PENSARE , ci aiutano insomma a percepire il mondo e a comportarci di conseguenza. Tanto il valore più importante da difendere nell’occidente è la libertà individuale, svincolata da ogni tipo di coscienza in merito ai beni comuni di tutta
l’umanità da difendere, proteggere e tutelare.
Ma l’integralismo non è controllabile, soprattutto quando si può nutrire di un atavico risentimento per il diniego e dileggio occidentale, perpetuato nel tempo nei confronti della cultura islamica definita inferiore. Eppure i grandi saggi la hanno apprezzata. Pensiamo a Dante estremamente consapevole dell’importanza della cultura islamica per il pensiero cristiano medioevale. A Tolstoi che è morto col Corano in tasca. A Goethe che, affascinato dall’Islam, ha scritto quel meraviglioso libro “Il divano Occidentale e Orientale” (ovviamente mai studiato a scuola, forse perchè troppo scomodo).
Gli atti criminali, come l’attentato ai giornalisti del Charlie Hebdo, vanno condannati. Ma occorre pure scendere dall’altare della superiorità dell’Occidente e guardare le nostre mani insanguinate che impunemente sono state capaci di seminare odio e violenza.
L’EUROPA è Premio Nobel per la Pace 2012 e BARACK OBAMA è Premio Nobel per la Pace 2009. Lo diminostrino nel nome della pace che si può raggiungere solo attraverso la giustizia e la reciprocità di un rispettoso dialogo interculturale.
Giovanna Pagani, Antonia Sani, Carla Greco, Patrizia Sterpetti -WILPF Italia (Lega Internazionale Donne per la Pace e la Libertà)
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