Alcune proposte per la democrazia paritaria
Per tenere aggiornate tutte sull’attività svolta in questi ultimi
giorni da Noi Rete Donne rendiamo pubblica la lettera sull’Azione
Comune per la Democrazia Paritaria inviata a Segretari e Presidenti
di partito e Presidenti di gruppi parlamentari (Pdl, Pd, Fli, Udc, Idv)Egregio Presidente, noi sottoscritte siamo rappresentanti di un numeroso gruppo di associazioni, gruppi, reti e comitati femminili che hanno aderito a un “{{Accordo di azione comune per la democrazia paritaria}}”, avente lo scopo di realizzare la partecipazione paritaria delle donne nei luoghi decisionali, nelle istituzioni pubbliche e nelle assemblee elettive di tutti i livelli.
Apprendiamo dai media che sarebbero in corso incontri e trattative dirette a elaborare{{ una nuova legge elettorale per le elezioni politiche }} e che la discussione verte prevalentemente sulla scelta tra diversi sistemi elettorali: proporzionale, uninominale, premio di maggioranza, diritto di tribuna per le formazioni minori, ecc.
Poiché l’esperienza, sia italiana che internazionale, insegna che nessun sistema elettorale di per sé è in grado di garantire una rappresentanza paritaria di uomini e donne, riteniamo necessario che, in coerenza con gli articoli 3 e 51 della Costituzione, nonché dei Trattati istitutivi dell’Unione Europea, relativi alla promozione della donna nei ruoli decisionali, e delle successive determinazioni dell’Unione (punto 3 del “charter per le donne” del Presidente della Commissione Barroso del 5/3/2010 e punto 3 della “strategia per l’uguaglianza 2010-2015”), vengano introdotte {{nella legge elettorale, quale che sia il sistema prescelto, norme di garanzia per una rappresentanza di genere paritaria}} e siano previste sanzioni in caso di loro mancato rispetto, nonché organismi di controllo e garanzia.
In particolare, considerato che le donne costituiscono più di metà della popolazione e dell’elettorato riteniamo indispensabile che venga stabilito {{il principio del 50% di donne nelle liste dei candidati o nei collegi;}} dovrebbe esser superato il sistema delle quote, pur utile in fase transitoria, ma più consono alla tutela di gruppi minoritari.
Proponiamo,inoltre, che, {{qualora sia prevista l’espressione di preferenze, venga consentito di dare due preferenze, purché una a un uomo e una donna; che nel caso di liste “bloccate”, i nomi della lista vengano alternati per genere}}.
L’inosservanza di tali norme dovrebbe comportare l’esclusione dalla consultazione elettorale.
Inoltre sarebbe necessario che la legge prescrivesse{{ norme sui programmi di comunicazione politica offerti dalle emittenti radiotelevisive pubbliche e private}} dirette a far sì che i soggetti politici assicurino la presenza paritaria di candidati di entrambi i generi in tali programmi e, per quanto riguarda i messaggi autogestiti previsti dalla vigente normativa, mettano in risalto con pari evidenza la presenza dei candidati di entrambi i generi nelle liste da essi presentate.
L’inosservanza di tali disposizioni dovrebbe essere sanzionata mediante la cancellazione dalla presenza nei successivi programmi e la non diffusione dei successivi messaggi.
Infine si dovrebbe prevedere un meccanismo efficace di{{ incentivi e disincentivi sui rimborsi elettorali a favore delle donne, }} predisponendo un adeguato ed efficace sistema di controllo e sanzionatorio (audit indipendente).
Ci permettiamo di sottolineare che esiste nel paese uno stato d’animo di sfiducia nei confronti delle forze politiche, testimoniato anche dalla larga propensione ad astenersi dal voto evidenziata da tutti i sondaggi: Siamo convinte che le nostre proposte, poiché potrebbero contribuire efficacemente a quel rinnovamento del personale politico, che è oggi largamente auspicato, avrebbero un effetto positivo per il rafforzamento del sistema democratico, del quale i partiti politici sono un importante cardine.
Ci rivolgiamo pertanto a Lei nella convinzione che Ella vorrà prendere in considerazione tali proposte.
Con deferente stima
{Le Associazioni promotrici}
NOI RETE DONNE,
AFFI – ASSOCIAZIONE FEDERATA FEMMINISTA INTERNAZIONALE, SE NON ORA QUANDO.
{Le Associazioni firmatarie}
AIDOS, ASPETTARE STANCA, ASSOCIAZIONE ALMA CAPPIELLO,
ASSOCIAZIONE DONNE BANCA D’ITALIA,
ASSOLEI,
CENTRO ITALIANO FEMMINILE,
COORDINAMENTO ITALIANO LOBBY EUROPEA DELLE DONNE,
COORDINAMENTO NAZIONALE DONNE ANPI ,
COMMISSIONE DIRITTI E PARI OPPORTUNITÀ, ASS.NE STAMPA ROMANA,
CORRENTE ROSA,
DONNE CHE SI SONO STESE SUI LIBRI E NON SUI LETTI DEI POTENTI,
DONNE IN RETE PER LA RIVOLUZIONE GENTILE,
FILOMENA,
FONDAZIONE ADKINS CHITI – Donne in musica,
FONDAZIONE NILDE IOTTI,
GIO (Osservatorio studi di genere, parità e pari opportunità)
GIULIA (Giornaliste Unite Libere Autonome),
IL PAESE DELLE DONNE,
INGENERE,
LA META’ DI TUTTO,
LE NOSTRE FIGLIE NON SONO IN VENDITA ,
LUCY E LE ALTRE,
MOVIMENTO ITALIANO DONNE PER LA DEMOCRAZIA PARITARIA ,
NOI DONNE, PARI O DISPARE,
RETE ARMIDA,
RETE PER LA PARITA’,
UDI,
USCIAMO DAL SILENZIO,
WOMEN IN THE CITY
Per comunicazioni
_ Daniela Carlà danielacarla2@gmail.com
_ Roberta Morroni morronir@libero.it
Lascia un commento