Una mancata occasione di trasparenza
Circa le recenti modifiche apportate nella vicepresidenza del Comitato Nazionale di Bioetica (CNB), di cui “il paese delle donne on-line” si è già occupato, se ci basiamo sui sottostanti documenti (abbiamo la risposta del Governo alla interrogazione delle onorevoli {{Trupia}} e {{Zanotti}} e la replica delle stesse), ancora non è stata fatta chiarezza.
Si ribadisce quanto già sapevamo: il Presidente del Consiglio, su suggerimento del prof Francesco Paolo Casavola, Presidente del CNB, l’11 ottobre ha sostituito nella vicepresidenza i professori Cinzia Caporale, Elena Cattaneo e Luca Marini con i professori Lorenzo D’Avack, Laura Palazzani e il rabbino Capo dott Riccardo di Segni.
Per il Governo la {{conflittualità all’interno del Comitato}} ha determinato la sostituzione, in base a relazioni gestite in modo evidentemente privatistico, in modo da consentire al Comitato di svolgere il suo compito:”formulare pareri ed indicare soluzioni su questioni delicate…… attraverso approfondimenti necessari ed il confronto delle valutazioni e non di rappresentanza politica.”
Purtroppo si deve ribadire che si tratta di questioni di bioetica, al centro dell’attuale dibattito pubblico e privato, religioso e politico e possono determinare tutta l’attività del Governo, del Parlamento! Giustamente le onorevoli Trupia e Zanotti parlano di {{mancata “preziosa occasione di chiarezza”}}. Non si conosce il contenuto della lettera del Presidente Casavola al Presidente del Consiglio per ottenere la sostituzione dei vicepresidenti, né di quella dei tre membri dello stesso Comitato, professori Neri, Corbellini, Flamini circa la nomina, senza informarne il Comitato, del prof Bruno Della Piccola nella Commissione incaricata di rivedere le linee guida della legge 40 /2004 sulla riproduzione assistita; non è stata ancora formulata una formale revoca di incarico ai vicepresidenti sostituiti. Perché?
Purtroppo solo in occasioni elettorali o massmediatiche si insiste spesso dolorosamente sulle corde sensibili dell’opinione pubblica circa questioni che riguardano la vita, la salute, la malattia e la morte; quando invece in ambiti istituzionali si discute, si decide, si fa in segreto, attraverso relazioni personali, se anche {{componenti del Parlamento non ottengono risposte.}}
{{Dai documenti della Camera dei deputati, seduta del 17 ottobre}}
{{Testo della risposta del sottosegretario di Stato per i rapporti con
il Parlamento e riforme istituzionali Giampaolo D’Andrea all’interrogazione delle onorevoli Zanotti e Trupia: Recenti modifiche nella composizione del Comitato Nazionale di Bioetica}}
Il CNB e` stato rinnovato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 18 dicembre 2006. E`stato chiamato a presiederlo il presidente emerito della Corte costituzionale prof. Francesco Paolo
Casavola, a cui sono stati affiancati tre Vicepresidenti: i professori Cinzia Caporale, Elena Cattaneo, Luca Marini. E`un dato di fatto che, malgrado l’alto profilo intellettuale e di personalita` di ciascuno di essi, in questi primi mesi non e` stato possibile assicurare un soddisfacente livello di collegialita` all’Ufficio di presidenza, per la {{conflittualita`}} a volte anche molto vivace che si e` manifestata in diverse occasioni tra i vicepresidenti, anche durante le sedute plenarie. Tanto da provocare persino il formale intervento del Presidente, con una specifica circolare, in
data 30 maggio 2007, per stigmatizzare eventi verificatisi in occasione della seduta plenaria del 25 maggio, che avevano turbato il regolare svolgimento delle votazioni.
Di cio` ha sofferto l’intero CNB, che ha finito con l’apparire sempre piu` un luogo di scontro e non di dialogo e confronto, malgrado ogni sforzo del Presidente, che ha piu` volte richiamato la natura propria dei CNB, quale organo della Presidenza dei Consiglio, chiamato a formulare pareri ed indicare soluzioni su questioni molto delicate, attraverso gli approfondimenti necessari ed il confronto delle valutazioni, e non di rappresentanza politica. Proprio allo scopo di ottenere « un piu` funzionale assetto dell’Ufficio di presidenza », ha dunque preso corpo l’ipotesi di modificare la composizione dell’ufficio di presidenza e con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell’11 ottobre 2007 il PdC su proposta del Presidente del CNB ha proceduto alla nomina di tre nuovi vice presidenti, scelti tra gli attuali componenti del CNB: il
professore Lorenzo D’Avack, la Prof Laura Palazzani, e il rabbino capo Dott Riccardo di Segni.
Anche in questo caso si tratta di esperti di indiscussa competenza e valore, portatori di diverse sensibilita`culturali e di diversi orientamenti
etici, certamente in grado di offrire un contributo particolarmente qualificato al rilancio dell’azione del Comitato, togliendolo dalla ricordata pericolosa situazione di conflittualita` interna ai suoi organi dirigenziali. La soluzione adottata {{evita di privare il CNB del suo vertice}} (il che avrebbe causato una paralisi ben piu`grave del Comitato stesso) e comunque dell’apporto dei professori Caporale, Cattaneo e Marini, che sono stati contestualmente {{invitati a continuare ad assicurare
la loro piena partecipazione}} ai lavori del CNB nella qualita`di componenti.
Si coglie l’occasione per rinnovare piena fiducia al Presidente Casavola, talvolta destinatario di {{critiche francamente eccessive}} e di polemiche ingenerose, e per manifestargli viva gratitudine per il suo impegno e per la disponibilita` ad assicurare al CNB una guida tanto autorevole e prestigiosa, quanto mai necessaria in questa fase; e` vivo auspicio di tutti che il CNB possa rapidamente, nella pluralita` delle sensibilita` e delle posizioni che lo caratterizzano e lo arricchiscono, recuperare la serenita` necessaria per svolgere al meglio la sua delicata attivita` istituzionale, alla quale, naturalmente, il Governo attribuisce grande valore.
{{Katia ZANOTTI (SDpSE), replicando, si dichiara insoddisfatta per la risposta fornita dal Governo}}, che giudica assolutamente non convincente e per nulla chiarificatrice della vicenda in questione.
Tiene quindi a precisare come la sua interrogazione tragga fondamento anche dalla considerazione che {{il Comitato nazionale di bioetica rappresenta un luogo di straordinaria delicatezza per i compiti e le
funzioni che svolge}}, tanto che i suoi componenti sono designati direttamente dalla Presidenza del Consiglio. Dopo aver rilevato che le notizie apparse sulla stampa non aiutano a definire i contorni della questione, fa presente di aver appreso, sempre da notizie di stampa,
come non sia stata formulata alcuna formale revoca di incarico dei vicepresidenti Cinzia Caporale, Elena Cattaneo e Luca Marini. Avrebbe {{desiderato maggiori chiarimenti}} a proposito di una lettera del
presidente Casavola, tesa ad ottenere un piu` funzionale assetto dell’ufficio di presidenza del Comitato, e di una lettera inviata al presidente da tre membri del Comitato stesso, Demetrio Neri, Gilberto
Corbellini e Carlo Flamigni, definiti, poi, « accusatori » dal presidente Casavola per aver avanzato delle critiche sul rispetto delle procedure del Comitato nazionale di bioetica, criticando esplicitamente le decisioni
assunte dal presidente, tra le quali – sembra – la nomina di un rappresentante del Comitato nazionale di bioetica nella
commissione incaricata di rivedere le linee guida della legge n. 40 del 2004, effettuata senza neanche informare il Comitato stesso.
Ritiene altresı` doveroso segnalare che i tre vicepresidenti sostituiti, portatori di diversi orientamenti culturali, rappresentano autorevolissimi riferimenti sul piano scientifico.
Considerato dunque molto grave quanto accaduto, anche in considerazione del fatto che il presidente del Comitato ha scritto la lettera citata dopo contatti con il Presidente del Consiglio, ritiene tale fatto non degno di un organo quale il Comitato nazionale di bioetica che, al contrario, dovrebbe assicurare il massimo di pluralita`e trasparenza per gli alti compiti a cui e` chiamato.
Dopo aver ribadito la propria insoddisfazione, e quella della collega Trupia, cofirmataria della interrogazione, per {{una risposta di tipo cronachistico,}} aggiunge che sarebbe stato doveroso per il Governo e il
Presidente del Consiglio dare risposte molto piu` tranquillizzanti, invece di {{perdere, ancora una volta, una occasione preziosa per fare chiarezza}} su una vicenda molto inquietante, che tale rimane anche
dopo la risposta del Governo. Quanto dichiarato dal rappresentante del Governo non ripristina una condizione di trasparenza ma, al contrario, lascia trasparire una modalita` di lavoro all’interno del Comitato nazionale di bioetica che gli interroganti giudicano molto preoccupante
ed inquietante.
Formulati infine auguri di buon lavoro ai tre nuovi vicepresidenti, il professor Lorenzo D’Avack, la professoressa Laura Palazzani ed il rabbino capo dottor Riccardo Di Segni, esprime solidarieta` ai tre
vicepresidenti destituiti, auspicando che sin della prossima seduta plenaria del Comitato nazionale di bioetica essi possano essere messi nelle {{migliori condizioni per esprimere le loro opinioni riguardo a
quanto accaduto,}} poiche´ a tutt’oggi risulta che non sia stato possibile per ciascuno di loro avanzare le proprie ragioni.
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