Mutilazioni Genitali Femminili: Sfide e impegni per l’Italia e l’Europa
Lo scorso 18 ototbre si è tenuto presso il Senato della Repubblica, l’incontro politico “Prevenire le mutilazioni dei genitali femminili. Sfide e impegni per l’Italia e l’Europa”, organizzato dal Gruppo di lavoro parlamentare su salute globale e diritti delle donne, costituito da parlamentari di entrambe le Camere e di diversi schieramenti politici, che ha aderito alla campagna europea END FGM. L’iniziativa è stata promossa da AIDOS – Associazione italiana donne per lo sviluppo e Amnesty International.“Una proposta di risoluzione dell’Onu contro le mutilazioni dei genitali femminili (MGF) è stata presentata ieri dal gruppo dei paesi africani ed è stato calendarizzato un progetto di risoluzione sulle MGF”, ha annunciato questa mattina il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, in apertura dell’incontro.
“Un primo grande successo per le donne, per i diritti umani e per l’Italia”, conclude il ministro.
Tempestiva la mozione depositata ieri dal Gruppo parlamentare che, come ricorda Francesca Marinaro, ha l’obiettivo di svolgere un’attività costante di monitoraggio dell’attuazione degli impegni assunti dal governo ed un’azione di stimolo per lo stanziamento di risorse.
La mozione chiede appunto l’impegno del governo a promuovere e sostenere a livello nazionale europeo e internazionale le iniziative per l’abbandono delle mutilazioni dei genitali femminili.
“Siamo liete dell’annuncio del ministro Terzi e ci auguriamo che la Risoluzione delle Nazioni Unite tenga conto della complessità del fenomeno e non si limiti a porre al bando la pratica”, dice Daniela Colombo, presidente dell’AIDOS. “Ci auguriamo inoltre che la cooperazione internazionale allo sviluppo continui a lavorare per l’empowerment delle donne africane includendo una prospettiva di genere in tutti i programmi e progetti di sviluppo. La cooperazione deve continuare nel tempo in modo coordinato. E deve essere sostenuta da finanziamenti adeguati”, conclude Colombo.
Presenti all’incontro i rappresentanti del Dipartimento delle Pari Opportunità, del Ministero della salute e delle regioni coinvolti sul territorio nelle politiche di prevenzione e sensibilizzazione, che hanno messo in luce la necessità di un tavolo di coordinamento di tutti gli interventi.
A questo proposito la senatrice Rita Ghedini evidenzia il valore dell’intervento integrato sui territori. in rete tra istituzioni, organizzazioni non governative e comunità migranti. “Gli interventi territoriali, promossi dalle Regioni, si sono dimostrati efficaci; perché siano efficienti devono essere attuati su tutto il territorio nazionale. Per questo è importante riattivare il Tavolo nazionale di coordinamento, soppresso insieme a molti altri organismi collegiali dalla spending review. Si può e si deve farlo a costo zero. Inoltre, è fondamentale arrivare nel sociale alla definizione dei LEP , già esistenti per la sanità, al fine di garantire un approccio integrato al problema.”
In occasione dell’incontro Ilaria Venturini Fendi ha presentato l’oggetto di design da lei creato per la Campagna END FGM, una borsa concepita come “un salvadanaio – contenitore in cui ci sono i petali di rosa firmati in Italia per Campagna e che simboleggiano la voce di quanti chiedono la fine di questa pratica”. La borsa, interamente realizzata con materiale di riuso, è un’opera finalizzata a ricordare all’Europa l’importanza della tutela dei diritti umani e dei diritti delle donne.
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