No more!
Liliana Agnellini è morta. Da qualche giorno era ricoverata in condizioni gravissime al Centro Grandi Ustioni di Roma . Era madre di tre figli. Avrebbe voluto ricominciare una nuova vita. Si è appreso dalla stampa che Liliana,{{ in varie occasioni, aveva presentato denuncia }} contro Damiano Verna di 68 anni ex carabiniere in pensione. Il 10 dicembre l’ultima denuncia per violenza sessuale e atti di persecuzione.
La notte tra domenica e lunedì scorso, mentre rientrava in casa, è stata seguita dall’uomo, che, infilatosi nell’ascensore, ha svuotato le bottigline di benzina che aveva con sé e ha appiccato fuoco. Liliana ha avuto solo il tempo di urlare per chiedere aiuto.
Liliana non c’è più e si è appreso che anche l’uomo è morto.
Ancora un’altra vittima di quel reato odioso che viene definito femminicidio e che si consuma nel silenzio generale.
Liliana ha avuto il coraggio di denunciare,ma le sue richieste di aiuto non hanno trovato accoglimento,né tutela.
Contro il femminicidio, per l’ennesima volta chiediamo alle Istituzioni che vi siano i{{nterventi tempestivi e avvio immediato di azioni di prevenzione e tutela per l’incolumità della donna}}, in attuazione dei principi stabiliti dalla Corte Europea e ratificati dal nostro Paese mediante la Convenzione di Istanbul.
UDI-PESCARA,
ASSOCIAZIONE DONNE VESTINE-PENNE, ASSOCIAZIONE “CITTA’ DELLE DONNE”-MONTESILVANO
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