Artemisia Gentileschi e la sua forte accusa contro la violenza maschile; sulle sue tele riecheggiano i soprusi da lei subìti e la sua sete di giustizia; un omaggio a lei e alle tante donne che si sono battute per contrastare l’ingiustizia e la prevaricazione.Dove nascono, da dove traggono vita le radici della civilta’ del rispetto per le donne ?

Nella storia dell’umanita’ sono tanti {{gli esempi }} di eroine, sante, guerriere e donne comuni che si sono battute e opposte ai soprusi ,che hanno combattuto il potere maschile e immolato la loro stessa vita per scalfire la grande montagna dell’ingiustizia e della prevaricazione.

Strati di donne, secoli di storia che nascondono violenze,stupri e tragici eventi mai narrati,non documentati e tanto meno trascritti e concessi alla memoria. Leggendo i testi di storia scolastici si ha l’impressione che l’esistenza fosse prettamente un concetto di genere maschile; azioni, progetti e opinioni, perlopiu’, da uomo a uomo.

Credo sia importante ricordare un evento del Maggio 1611 :lo stupro della pittrice {{Artemisia Gentileschi }} ad opera del suo maestro e amico di famiglia ,Agostino Tassi. L’episodio e’ trascritto negli atti del processo dove sono riportate le varie deposizioni tra cui quella di Artemisia. Al di la’ della violenza subìta, dello scherno e del danno che questo processo le procuro’,benche’ vittima, fu costretta alla tortura, tramite lo schiacciamento dei pollici e annullo’ le accuse.

Diviene pertanto interessante {{guardare all’opera pittorica conseguente a tale tragico evento,}} dove la violenza subita ,l’oltraggio e il desiderio di rivalsa sono marcatamente evidenti .Artemisia compie una sorta di transfert psicologico trasportando sulla tela la sua sete di vendetta, la sua rabbia lucida e premeditata ;la sua accusa verso il mondo maschile prende vita. In” Giuditta decapita Olofeme” e “Giaele e Sisara” risulta evidente l’azione di violenza di cui l’uomo e’ o sara’ vittima; chi lo giustiziera’ e’ una donna impassibile, forte e lucida senza alcun coinvolgimento emotivo, i colori squillanti e luminosi aumentano l’effetto di quanto sta accadendo dando al contesto un sinistro senso di normalita’. In altre sue pitture l’artista ritorna a denunciare ed affermare il suo sdegno verso l’universo maschile come in “Susanna e i Vecchioni”dove i due uomini hanno sguardi lascivi ,compiaciuti e morbosi, sporgendosi a guardare Susanna che a corpo nudo e in posizione di difesa ,con il braccio alzato, sembra voler delimitare il loro sguardo e la loro vicinanza .

{{Artemisia sublima sulle tele}} l’oltraggio e la violenza subìta invitando il pubblico a riflettere sulla forza e la determinazione delle donne nonche’ sull’effettiva possibilita’ di sovvertire un potere maschile che toglie dignita’ e liberta’. Se pensiamo al tempo in cui l’artista vive ed opera comprendiamo ancor piu’ la sua grandezza, il suo eroismo e la sua forza; ancora oggi la Gentileschi affascina studiosi e letterati che rimangono colpiti dalla sua biografia ,dal suo lavoro d’artista e dagli aspetti psicologici contenuti nelle sua pitture.

Donne coraggiose, che hanno combattuto con i mezzi piu’ disparati, sfidando stereotipi, regole e ordini costituiti in periodi storici dove il valore e la dignita’ per le donne non c’ era, spesso trovando la morte in difesa dei loro ideali. Come non ricordare a tale proposito {{Ipazia}}, filosofa e scienziata, icona di laicita’ e simbolo di tolleranza!

Donne che si sono battute per dare a noi, oggi, la possibilita’ di indignarci, di avanzare in prima linea e in prima persona per i nostri diritti. {{Olympe De Gouges}} fu la pioniera dei diritti delle donne in una Parigi rivoluzionaria mentre negli stessi anni {{Eleonora de Fonseca Pimentel}} fu patriota e rivoluzionaria durante i moti della Repubblica partenopea.

Nomi di donne, testimonianze di vite vissute per garantire un cammino di liberta’ e giustizia; i loro nomi andrebbero letti o scritti, uno ad uno, un lungo appello per non dimenticare il compito che ognuna di noi deve sentire come proprio,come un passaggio di testimone e un impegno personale … {{Anna Kuliscioff}}…{{Simone Weil}}…{{Cristina Trivulzio di Belgioioso}}..{{Carla Lonzi}}…e tante altre nel mondo.

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