Il più grave attacco ai diritti delle donne dalla dittatura franchista
Il più grave attacco ai diritti delle donne dalla dittatura franchista
Riprendiamo dal sito communianet.org, nella traduzione di Nadia Demond, una nota di Revolta Global – Esquerra Anticapitalista con l’appello alla partecipazione attiva a tutte le iniziative per impedire l’approvazione della controriforma della legge sull’aborto.Dopo due anni di minacce, dichiarazioni provocatorie e opacità, il governo del PP (Partido Popular) ha approvato venerdì 20 dicembre l’anteprogetto di legge sull’aborto, batezzata dal suo proponente, Alberto Ruiz Gallardon, “Legge sulla Protezione della Vita del Concepito e sui Diritti della Gravida” (?!). La controriforma, fatta alle spalle dei collettivi di donne e del personale sanitario, è risultata essere{{ molto più reazionaria di quello che erano fino adesso le più pessimistiche previsioni}} e costituisce una violazione senza precedenti del diritto delle donne di decidere sul proprio corpo dagli anni settanta in poi. La legge sopprime il termine delle 14 settimane – introdotto nel 2010 – entro il quale le donne potevano abortire senza dover fornire nessuna motivazione, e recupera la logica insita nella legge dell’85 in una versione molto più restrittiva e paternalista. *Altri vincoli introdotti sono l’ampliamento del periodo obbligatorio di riflessione da tre a sette giorni e la richiesta incondizionale dell’autorizzazione genitoriale per le minorenni.
{{Il movimento femminista}} diffuso in tutto lo Stato spagnolo sta lanciando l’appello alla mobilitazione contro questo gravissimo attacco e questo stesso venerdì migliaia di persone si sono concentrate davanti alla Delegazione del governo a Barcellona per manifestargli il loro rifiuto. Dopo aver bloccato il traffico nelle via Lluria e Mallorca per più di un’ora e aver letto il combattivo manifesto che dichiara la disobbedienza femminista di fronte alla controriforma, le/i manifestanti hanno iniziato un corteo diretto a piazza Sant Jaume. La manifestazione si è fermata davanti alla Cattedrale dove è stato letto di nuovo il manifesto e si è conclusa davanti al Palazzo della Generalitat, dove ha voluto ricordare che il Parlamento Catalano si è recentemente impegnato a garantire il diritto delle donne a abortire in modo libero e gratuito (entrambe le decisioni prese con i voti contrari del PP e dell’Uniò e con l’astensione di Ciutadans), e si è insistito perché il governo di CIU mantenga la sua promessa.
{{Revolta Global-Esquerra Anticapitalista}} condivide il più totale rifiuto di questo nuovo attacco del PP contro i diritti e le libertà delle donne e fa appello alla partecipazione attiva a tutte le iniziative, azioni e mobilitazioni che si stanno convocando per impedire l’approvazione di questa legge.
{{ Il diritto a decidere sul proprio corpo non è né prescindibile né negoziabile!}}
* ndr. Ormai sarà necessario il parere di due medici che attesti il grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna.
{fonte: }
http://www.communianet.org/news/il-pi%C3%B9-grave-attacco-ai-diritti-delle-donne-dalla-dittatura-franchista
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