Tunisia: è ora di smettere di punire le vittime!
Sei sopravvissuta a uno stupro. Sei sopravvissuta a un’aggressione. Ma puoi sopravvivere alle conseguenze quando la legge tunisina ti delude in ogni momento?
In Tunisia, se sei sopravvissuta a una violenza sessuale, troppo spesso, la reazione che ottieni è il biasimo, la vergogna e l’accusa. Invece di essere protetta e sostenuta, diventi vittima anche della legge. Non ti rimane nessuno a cui chiedere aiuto.
Un’adolescente costretta a sposare il suo stupratore, una donna incapace di denunciare lo stupro perché il suo aggressore è anche il marito, uomini e donne aggrediti a causa del loro orientamento sessuale o identità di genere. Sono vittime, non criminali. Se non è la legge a discriminarli, sono i tabù sociali.
In un modo o nell’alto, alle vittime vengono negate giustizia e cure mediche appropriate a cui hanno diritto. Viene loro detto ripetutamente di “affrontare il problema”, ma non è tempo che lo facciano le autorità tunisine?
Chiedi al Primo ministro tunisino di affrontare il problema dando priorità al contrasto alla violenza sessuale e di genere e garantendo che le vittime ottengano la giustizia e l’assistenza sanitaria di cui hanno bisogno.
L’appello
Prime Minister, Habib Essid
Place du Gouvernement
La Kasbah 1008
Tunis Tunisie
Email: prm@ministeres.tn
Eccellenza,
La Tunisia è orgogliosa di essere leader nella regione per i diritti delle donne e per l’eguaglianza di
genere, ma quando questi diritti sono violati, la legge delude le vittime.
Le vittime di violenze sessuali e di genere sono discriminate dalla polizia e hanno l’onere di provare di essere state aggredite. Con scarso accesso a consulenza legale, sostegno psicologico o protezione, non hanno nessuno a cui rivolgersi per chiedere aiuto. Nel 2014 la Tunisia ha promesso di proteggere e sostenere le vittime di questo tipo di crimini. È tempo di mantenere quella promessa.
Eccellenza, la sollecito a:
- garantire che le vittime di violenza sessuale o di genere abbiano pieno accesso all’assistenza sanitaria e alla giustizia senza affrontare pregiudizi legali o sociali;
- adottare una legge di vasta portata per affrontare la violenza contro le donne e le ragazze, in linea con gli obblighi internazionali della Tunisia sui diritti umani;
- incoraggiare la revisione delle leggi lesive, in particolare:
- riconoscere lo stupro coniugale, ridefinendo lo stupro in linea con gli standard internazionali (articolo 227);
- impedire a stupratori e rapitori di sfuggire all’azione penale sposando le loro vittime adolescenti (abrogando gli articoli 227bis e 239);
- smettere di criminalizzare i rapporti sessuali fra adulti consenzienti non sposati e i rapporti omosessuali (abrogando gli articoli 236 e 230).
Questa è la sua occasione per fare la storia – per favore la colga!
Cordiali saluti
Lascia un commento