Lettera aperta all’Ufficio Relazione con i media Poste Italiane per fermare gli stereotipi di genere – Sabrina Rossi ha lanciato questa petizione che a oggi ha già 634 sostenitori
Sono un’insegnante e tutti i giorni con entusiasmo insegno ai/alle miei /mie alunni/e non soltanto i contenuti delle mie materie, ma anche a vivere nel rispetto di tutto e di tutti, perché diventino cittadini consapevoli e possano contribuire al miglioramento dell’intera società. Uno dei temi che affronto e su cui lavoro con loro ogni anno è la parità di genere e l’azione contro ogni discriminazione. Pochi giorni fa, poiché mi informavo sulla richiesta che tutti i cittadini/e dovranno fare per ottenere nel giro di un breve periodo lo Spid, cioè un codice unico di identità digitale per accedere ad amministrazioni e società di servizi, mi capita di incorrere nel video di Poste Italiane, uno dei fornitori abilitati al rilascio di tale codice. Per spiegare Spid, le sue funzionalità e vantaggi, nel video si presenta la figura di un uomo che lo userà per lavoro, ufficio, etc. In forma simmetrica si vede una donna che INVECE lo userà per ragioni di cuore o per risparmiare (un salvadanaio a forma di porcellino) o per inviare foto. Nella parte precedente l’atteggiamento sessista è latente: i vantaggi per il cittadino e le imprese vengono sempre rappresentati da icone maschili, così come l’ immagine che mostra il nome di un cittadino che accede ai servizi (il solito Mario Rossi), dopo un avvio del video invece ‘paritario’, con icone sia maschili che femminili. Credo che solo partendo dagli anni della fanciullezza possiamo abituare i nostri figli e figlie a comportamenti degni e capaci di fronteggiare pericoli, ingiustizie e prevaricazioni, specialmente nel mondo di oggi, che ci apre frontiere di difficile gestione attraverso i nuovi media e l’uso del web. Ora, se gli attori stessi del processo di avanzamento e sviluppo sociale e civile sono i primi a lanciare messaggi sbagliati e fuorvianti, la mia azione a scuola diventa del tutto vana e i miei alunni e alunne si convinceranno che la donna è una sciocchina con tempo da perdere in cose futili, mentre l’uomo è impegnato in attività impensabili per le donne, data la loro serietà e complessità. Contro ogni visione stereotipata, retrograda ed offensiva della dignità della donna, per crescere ragazzi e ragazze che sappiano guardare al valore delle persone oltre ogni distinzione di genere, per supportare l’impegno di milioni di educatori e famiglie, chiedo che Poste Italiane ritiri il video e lo ripresenti evitando esternazioni di concezioni stereotipate di genere. Come è evidente dal mio intervento, le donne usano il web per gli stessi motivi degli uomini.
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