A PALERMO ” ANTOLOGIA ” DI LETIZIA BATTAGLIA
In mostra fino all’8 maggio presso Zac ( Zona Arti Contemporanee ) nei Cantieri Culturali ala Zisa di Palermo, i lavori fotografici di Letizia Battaglia, a cura di Paolo Falcone. L’evento voluto dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, promosso dall’assessorato alla Cultura del capoluogo siciliano, in collaborazione con la Fondazione Sambuca, rientra nell’ambito delle celebrazioni per gli ottant’anni di Letizia Battaglia, quale omaggio alla sua carriera riconosciuta a livello internazionale.
Esposti oltre 140 lavori, fotografie in bianco e nero in grandeformato, video interviste, libri e materiale inediti dell’artista palermitana, fra le prime donne fotogiornaliste in Italia.
“Anthologia” ripercorre il suo grande lavoro di ricerca, documentazione, archiviazione delle immagini e ci racconta tutti gli aspetti sociali, culturali, religiosi e quotidiani di oltre quarant’anni di una parte della storia italiana. Attraverso le sue fotografie Letizia Battaglia ha catturato e immortalato speranza, dolore, povertà, miseria, morte, ribellione e molto altro di una Palermo osservata e fotografata attraverso ritratti e istantanee e in questo percorso narrativo, le donne rimangono tra i suoi soggetti preferiti.
Il curatore Paolo Falcone la descrive come ” una mostra antologica che mette in luce i diversi aspetti del lavoro di Letizia Battaglia; concepita come un unicum polifonico dove amore e dolore, sangue e
compassione, tragedia e sogno si mescolano in un percorso dal forte impatto emotivo, riflettendo il suo coraggio e la sua grandezza”.
Un volume inedito accompagna la mostra, edito da Drago, raccoglie tutto il materiale fotografico della mostra, ha un testo introduttivo di Paolo Falcone e propone interventi di importanti esponenti internazionali del mondo della fotografia, del giornalismo, della cultura e della politica.
“Con Palermo c’è sempre stato un rapporto di rabbia e di dolcissima disperazione. La sento malata e mi fa arrabbiare. Io vorrei andarmene ma non ci riesco, la amo morbosamente e ho ancora molte cose da fare
nella mia città” (Letizia Battaglia)
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