Lettera aperta dell’ UDI (Unione Donne in Italia) alle candidate sindache e ai candidati sindaci dei Comuni della provincia di Modena
In occasione della prossima scadenza elettorale, che vedrà in provincia di Modena il rinnovo delle Giunte di Finale Emilia, Montefiorino, Palagano, Pavullo, Sestola e Zocca, l’Unione Donne in Italia di Modena chiede alle candidate e ai candidati di recepire nei propri programmi le istanze che la vedono impegnata da anni in campagne nazionali e locali.
I punti sui quali chiediamo un vostro preciso e pubblico impegno sono:
1. 50E50 ovunque si decide: questo è il titolo di una campagna nazionale che ha visto l’UDI impegnata nella raccolta di 120.000 firme per la proposta di una legge di iniziativa popolare depositate in Senato nel 2007. In base al principio che la anima, quello della democrazia paritaria, chiediamo non solo la composizione delle liste elettorali basata sull’alternanza di una candidata e un candidato, ma la composizione, dopo la vostra elezione, della stessa Giunta nel rispetto del 50 e 50. Inoltre chiediamo che tali regole vengano inserite nello statuto del vostro Comune, in modo da evitare che debbano essere frutto della sensibilità delle future candidate e candidati, quindi non definitive.
2. Linguaggio di genere: la disparità passa anche dall’uso del maschile non marcato, che contribuisce alla cancellazione delle donne dalla scienza pubblica. Chiediamo il vostro impegno ad emanare una delibera che porti gli uffici comunali ad adottare un corretto linguaggio di genere in ogni atto e dispositivo, declinando cioè i termini al maschile e al femminile (es. cittadine e cittadini), così come ha fatto, ad esempio, il Comune di Modena.
3. Pubblicità sessista: l’UDI è impegnata dal 2010, con la campagna Immagini Amiche, nel contrasto della pubblicità che mostra una donna rigidamente stereotipata, senza uscire dagli unici due ruoli che sembrano essere ad essa attribuiti, o quello dell’angelo del focolare o quello dell’oggetto di desiderio. Chiediamo di dare esecuzione, con apposita delibera, alla Risoluzione del Parlamento europeo 2008/2038(INI) del 3 settembre 2008 “Impatto del marketing e della pubblicità sulla parità tra donne e uomini” mediante la moratoria, sul territorio di vostra competenze, di immagini pubblicitarie lesive della donna.
4. Chiediamo il vostro impegno per l’effettiva attuazione della L. 194, intervenendo per quanto di vostra competenza sulla grave situazione creata nelle strutture pubbliche dall’eccessiva presenza di medici obiettori. Questo tema è particolarmente evidente e pregnante nel caso del Comune di Pavullo, ma chiediamo alle candidate e ai candidati degli altri Comuni un’azione di vigilanza e controllo all’interno dei tavoli sulla sanità dei quali veniate chiamate/i a far parte.
5. Vi chiediamo infine di inserire, nel vostro programma, quelle azioni che riteniate opportune per favorire la presenza delle donne nel mondo del lavoro, a partire dalle politiche di gestione della scuola per l’infanzia, asili nido compresi, fino a soluzioni innovative per la formazione e l’imprenditoria femminili.
Da parte nostra affermiamo la nostra disponibilità a contribuire a tavoli e/o protocolli d’intesa fornendovi un’ottica di genere indispensabile per garantire azioni politiche eque e inclusive.
Modena, lì 19 Maggio 2016 Il Coordinamento UDI – Unione Donne in Italia Modena
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