A RAI STORIA – Mercoledì 25 Maggio ore 21 e 30 – Gli Italiani e la storia – “Diario Civile 1893. L’inchiesta” di Nella Condorelli
In Sicilia, viaggiando a dorso di mulo, Rossi incontra i “Fasci”. Contano trecentomila iscritti. Non sono né banditi né briganti né cospiratori, sono contadini e zolfatari, uomini e donne laceri e affamati, in lotta contro la schiavitù del lavoro e la mafia dei feudi. Da tre mesi sono in sciopero, non zappano le terre dei signori, mangiano solo erba e fichi d’india. In Sicilia, nella regione più arretrata d’Italia, è esploso il primo grande sciopero contro lo sfruttamento del lavoro dell’Italia unita. In testa ai cortei stanno le donne: “Non immaginavo di trovare rozze contadine esprimersi con tale proprietà”, annota il giornalista in un articolo del 16 ottobre da Piana dei Greci.
L’inchiesta di Rossi è l’unica testimonianza diretta esistente del movimento considerato il più importante dell’Europa dell’epoca, per numero di iscritti e partecipazione. Secondo solo alla Comune di Parigi. Per Leonardo Sciascia, che ne parla nel saggio “La corda pazza”, è anche la prima ribellione contro la mafia dell’Italia moderna e contemporanea.