Non basta indignarsi e appendere drappi, le Istituzioni devono rispondere in modo concreto
Il Centro Antiviolenza “Le Onde Onlus” di Palermo ha dichiarato – attraverso un comunicato stampa – la propria posizione rispetto alle prese di posizioni istituzionali. Negli ultimi tempi, infatti, vengono appesi drappi rossi alle finestre dei comuni, delle regioni, degli enti… Eppure i CAV chiudono ugualmente quasi nel silenzio istituzionale. Ecco perché, come scrivono le operatrici del centro palermitano, “non basta indignarsi se una donna viene uccisa per mano del partner o ex partner. Occorrono aiuti concreti: una vita libera dalla violenza è un diritto di tutte le donne”.
Nel caso del capoluogo palermitano, è opportuno ricordare che nel 2014 il Comune di Palermo ha pubblicato un bando di gara per l’affidamento di un sistema di intervento che prevede 2 centri antiviolenza, 2 case rifugio, una campagna di comunicazione e lo sviluppo delle attività di Rete a tutto il distretto socio sanitario. Proprio l’Associazione “Le Onde”, nel novembre 2015, si è aggiudicata il bando di gara. Nonostante ciò, ancora oggi quelle risorse assegnate sembrano “congelate”, poiché non sono state rese ancora disponibili. Dal gennaio 2016 l’Associazione si sostenta da sé, affrontando in modo del tutto autonomo i costi per il funzionamento del Centro antiviolenza. In ogni caso, nel 2015 il CAV palermitano è stato finanziato soltanto per il 20% grazie a risorse pubbliche.
Le enormi difficoltà da fronteggiare hanno costretto l’associazione, che opera quotidianamente e in modo davvero concreto a favore delle donne vittime di violenza di genere, a sospendere le attività dal 20 al 24 giugno e dal 27 giugno a effettuare solo l’ascolto telefonico, inviando ai servizi della rete antiviolenza palermitana i casi pervenuti.
Ricordiamo che “Le Onde Onlus” è un’associazione storica, opera sul territorio dal 1992 e nel 1997 è divenuta ONLUS. Gli obiettivi statutari ruotano attorno alla produzione di azioni di sistema e attività specifiche (ivi compresi la gestione di servizi) volte al contrasto del fenomeno della violenza verso le donne, le/i bambine/i. Le operatrici, con estrema cura e professionalità, hanno costruito “un luogo altro”, cioè uno spazio per le donne che subiscono maltrattamenti e/o violenze, capace di permettere alla stesse donne di esprimere il desiderio di affermazione di libertà femminile, rendendolo però possibile, senza lasciarlo a una speranza astratta. Da anni, ormai, l’associazione persegue anche un lavoro di rete interistituzionale, anche facendo parte dell’Associazione Nazionale dei Centri Antiviolenza “D.I.R.E. contro la violenza”. È accreditata dalla Regione Siciliana, oltre che fornita di certificazione ISO9001/2002 per le attività di formazione e orientamento. È componente del Forum del partenariato per la concertazione della programmazione della Regione Siciliana ed ha fornito il proprio ausilio sui temi inerenti la violenza di genere verso donne e bambine/i, rispetto alla formazione, allo sviluppo di servizi e di reti, all’attivazione di politiche regionali in tema di prevenzione e contrasto alla violenza di genere.