MIGRANTI – Il servizio civile a chi chiede asilo – Non un costo ma una risorsa! Una idea di Legacoop
Stando ai dati del ministero dell’Interno riferiti al 5 ottobre, le e i migranti presenti in Emilia Romagna sono in tutto 10.684, di cui un migliaio accolti nei progetti Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo. “Il servizio civile potrebbe essere un’opportunità soprattutto per chi vive attese da 12 ai 18 mesi prima che gli venga riconosciuto il diritto alla protezione internazionale. Tempo prezioso, che potrebbe essere messere a frutto, piuttosto che lasciare questi ragazzi ma anche le ragazze in un limbo”. Tre le possibili aree di impiego identificate da Legacoop ci sono il turismo, l’agricoltura sociale, la cultura. “Non ci impicchiamo sullo strumento, ma almeno proviamo a vedere se il servizio civile è quello ideale”.
L’idea di Legacoop di aprire un tavolo di confronto con ministero, prefetture e comuni, è stata accolta anche dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.“È una proposta che merita di essere discussa e su cui fare una riflessione seria, che non riguarda però solo la regione”, ha detto a Bologna a margine del direttivo regionale delle coop sociali. “Avevamo previsto l’’opportunità’ di lavori socialmente utili per non lasciar bighellonare i e le migranti e perché possano restituire almeno in parte quello che ricevono dalle comunità che li accolgono”.