Una banca dati per rintracciare figli/e di desaparecidos argentini
“E’ istituita presso il Casellario centrale di identità del Ministero dell’Interno la Banca dati nazionale di campioni di DNA di figli di italiani scomparsi, nati durante la dittatura militare in Argentina tra il 1976 e il 1983, per la raccolta, l’organizzazione e la conservazione dei relativi profili genetici”.
E’ quanto propone il disegno di legge che la {{senatrice Mirella Giai}}, eletta nella circoscrizione dell’America Meridionale, ha presentato in Senato.
Tra le atrocità commesse dai generali argentini, ci fu anche quella di far partorire le prigioniere incinte, prima di ammazzarle, e regalare i loro figli come premio ai carnefici. Furono {{le coraggiose abuelas (nonne) argentine}} a denunciare questa pratica, le stesse che da anni sono alla ricerca dei nipoti “nascosti”.
E’ per favorire tale ricerca che si propone di istituire il {{Casellario}}, che permetterà di confrontare il DNA delle nonne con quello dei loro nipoti. Sono infatti un centinaio le bambine ed i bambini finora riconosciuti grazie alle ricerche delle nonne, che hanno ottenuto anche sentenze esemplari a carico dei falsi genitori. Ci sono ancora {{almeno altri 400 bambini/e “nascosti”, stimano le nonne.}} Il Casellario sarebbe uno strumento essenziale per la loro faticosa ricerca.
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