10 dicembre – DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI – I nostri diritti non sono altro che i doveri degli altri e delle altre nei nostri confronti
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti umani, in occasione della Giornata mondiale dei Diritti umani del 10 dicembre, data in cui nel 1948 viene proclamata la Dichiarazione universale dei Diritti umani, intende richiamare l’attenzione di tutti sull’importanza e la difesa della dignità della persona.
Così promuove una serie di attività, tra cui la lettura in classe del preambolo della Dichiarazione Universale dei Diritti umani.E’ previsto l’approfondimento dei personaggi più significativi e ideatori del documento, come Eleanor Roosvelt e René Samuel Cassin. Inoltre, vengono suggeriti percorsi didattici strutturati sul tema dei Diritti umani e veicolati attraverso le nuove tecnologie. Così l’Area di potenziamento socio-economico e per la legalità dell’ISI Pertini di Lucca ha organizzato in collaborazione con il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina Diritti Umani, l’ass. l’Associazione Robert F. Kennedy Foundation of Europe Onlus e il Club Unesco Lucca un’iniziativa per celebrare la Giornata internazionale dei Diritti dell’uomo. L’incontro costituisce una tappa significativa per sviluppare nuove forme di collaborazione tra studenti e istituzioni, si svolgerà giorno 16.12.2016 e prevedrà l’uso della piattaforma skype per la realizzazione di un laboratorio interattivo con la partecipazione del Liceo Scientifico “Filolao” di Crotone e l’Istituto Tecnico “Giustino Fortunato” di Pisticci. Gli studenti saranno impegnati in attività laboratoriali, in cui vengono potenziate le proprie competenze di cittadinanza.
Interverranno all’iniziativa Annateresa Rondinella, Vicesegretario Generale CICT-UNESCO Parigi; Dott.ssa Valentina Pagliai, R.F.Kennedy Human Rights Italia; prof. Federico Montecucco, Direttore dell’Accademia Olistica del Villaggio Globale e ricercatore in neuroscienze; i dirigenti scolastici: Prof.ssa Daniela Venturi, DS ISI “Pertini” di Lucca; Prof. Francesco Di Tursi, DS l’IIS “Giustino Fortunato” di Pisticci, Prof.ssa Antonella Romeo, DS Liceo scientifico “Filolao” di Crotone.
Ricordiamo che il documento, elaborato dalla Commissione per i diritti umani, organo dell’ONU, fu presieduta da Eleonor Roosvelt e costituisce una sorta di cesura tra l’epoca precedente al 1948, in cui l’indignazione per le iniquità nel mondo era affidata a qualche sporadico intervento e la consapevolezza odierna della necessità di contrastare le diseguaglianze, acquisita grazie all’impegno di alcune personalità come Eleanor Roosevelt ,Peng Chun Chang, Charles Malik e John Peters Humphrey, il cui frutto più glorioso corrisponde al principio che i bisogni essenziali delle persone vanno salvaguardati in maniera sistemica e condivisa da tutti gli Stati del pianeta.
I Diritti umani costituiscono la più grande conquista e la massima espressione di civiltà a cui si possa tendere: dichiarare ufficialmente che la prevaricazione perpetrata ai danni dei propri simili non solo è ingiustificata, ma intollerabile, è un concetto di alta nobiltà, fondamento per qualsiasi relazione costruttiva, non solo tra cittadini di un unico Stato, ma fra i popoli in generale.
Riconoscendo la validità di tale Carta e applicandone alla lettera i trenta articoli, molti aspetti deviati della nostra società scomparirebbero: schiavitù, tortura, guerra, razzismo, violenza di genere, maltrattamento sui minori, depauperamento /abuso / inquinamento delle risorse ambientali, sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
I Diritti umani si configurano nella scuola italiana come una disciplina alternativa alla religione; ma in realtà di validità universale e trasversale; in definitiva l’educazione al rispetto dell’altro costituisce forse l’insegnamento più prezioso che si possa impartire alle future generazioni; non può esistere crescita culturale o alcuna forma di progresso scisse dalla sensibilità rivolta ai propri simili.
Pertanto tale materia rappresenta una risorsa determinante per la crescita individuale delle e degli studenti. Il mondo è tutt’altro che pacificato e l’Occidente non è più al riparo dai conflitti come egoisticamente e vanagloriosamente pensava di essere. Le conseguenze di politiche economiche deprecabili e alleanze “pericolose” hanno minato la sicurezza di chi abita questo pianeta.
Chiudere gli occhi di fronte alle sofferenze di profugh*, di esul* perseguitat* o semplici persone in cerca di migliori condizioni di vita non migliorerà il nostro presente e probabilmente comprometterà il nostro futuro, alimentando discriminazioni e odio ideologico-sociale. La grande stagione dei Diritti umani è soltanto all’inizio; molt* cittadin* grazie anche ai social network si scambiano idee, pensieri, immagini, testimonianze e possibili soluzioni circa i grandi temi umanitari.
Con un click ci si può oggi opporre alla violazione dei Diritti umani, attraverso petizioni o la semplice espressione del proprio pensiero. E sono soprattutto i più giovani e acculturati a dimostrare maggiore sensibilità in tal senso. Ed è proprio alla gioventù che la scuola si deve rivolgere per promuovere conoscenze e stimolare la riflessione critica.
“I nostri diritti non sono altro che i doveri degli altri nei nostri confronti.” (Noberto Bobbio)