La violenza sulle donne è un problema degli uomini
Anche l’Assemblea delle donne di Roma per la sinistra dà appuntamento per un sit in in Campidoglio in occasione del consiglio comunale sulla violenza contro le donne; di seguito il volantino approvato dall’assemblea presso la Casa internazionale delle donne il 27 gennaio.Violenza contro le donne, stupri che si moltiplicano: abbiamo sentito molte parole tra cui quelle offensive del Presidente del Consiglio che usa un linguaggio da caserma e avvalora quello che sosteniamo da sempre e cioè che {{lo stupro si annida nella cultura e nel linguaggio maschilista.}}
Abbiamo sentito molta indignazione che non mette mai in luce il problema di fondo della violenza, che si chiama {{sessismo}}, una sessualità distorta che si nutre, nel rapporto con le donne, di possesso e sopraffazione fino a diventare morte.
Lo stupro, che avviene attraverso forme sempre più eclatanti e di particolare ferocia come la pratica dello stupro di gruppo, viene addirittura enfatizzato nella piazza mediatica di Face-book con aggregazioni di fan che lo esaltano, e che non esitiamo a definire criminali.
Lo stupro, lo ricordiamo ancora una volta, avviene soprattutto nei luoghi apparentemente tutelati (famiglia, scuole, uffici) oltre che negli angoli bui delle città e dei territori. Ma {{è dagli uomini che ormai deve partire una grande rivoluzione culturale}} che ricostruisca su un piano di solidarietà, rispetto e reciprocità i rapporti tra i due sessi. Per questo si tratta di innovare sul piano culturale e del costume, perché si affermi una diversa relazione fra maschile e femminile e per una cultura rispettosa nei rapporti uomo/donna, fin dall’educazione dei bambini, fin dalla prima età, per abbattere la costruzione di modelli sessuali violenti.
Ovviamente siamo d’accordo e anzi {{esigiamo misure}} che puntino alla riqualificazione urbana, alla vivibilità delle periferie, alla creazione di luoghi di incontro e di socializzazione, ma {{respingiamo}} i continui tentativi di fare della violenza sulle donne il pretesto per {{politiche di sicurezza}} all’insegna della paura degli immigrati e dei diversi, e per misure di chiara impronta paternalistica, militare e xenofoba. Soprattutto di fronte ai tagli che hanno penalizzato gli interventi concreti di sostegno dei centri antiviolenza e delle misure di prevenzione, attraverso esperienze da tempo consolidate e conquistate dalle donne. Hanno annullato gli incentivi a favore della mobilità delle donne (buoni taxi, servizi di controllo nei mezzi pubblici e nelle metropolitane). Segnaliamo inoltre che a Roma è stato letteralmente cancellato l’assessorato per le pari opportunità, con il quale vorremmo confrontarci proprio su questi temi.
Le donne respingono da sempre, ed oggi lo ribadiamo, misure che minano la libertà e la dignità femminile, che imbarbariscono le relazioni sociali senza risolvere il problema della loro sicurezza.
Partecipiamo tutte al
Sit in davanti al Campidoglio dalle ore 15, 30
giovedì 29 gennaio
{{Assemblea delle donne di Roma per la sinistra}}
Lascia un commento