CAPODARCO DI FERMO – L’Altro Festival (22-25 giugno 2017)
Dall’immigrazione al terrorismo internazionale, dall’inquinamento alla povertà e alle mutilazioni genitali: il premio si conferma “osservatorio privilegiato” sul sociale. Quattro le opere straniere in gara. Ora la parola passa alla giuria popolare che valuterà le opere durante il Capodarco L’Altro Festival (22-25 giugno)
Sono 22 le opere finaliste de L’anello debole: 5 audio cortometraggi e 17 video cortometraggi, che si contenderanno il premio durante il Capodarco L’Altro Festival (22-25 giugno), selezionati dallla Giuria di qualità. Si conferma la natura di “osservatorio privilegiato” sul sociale del Premio: tanti e diversi i temi raccontati nelle opere in concorso, che non sempre trovano spazio sui media. Centrale l’immigrazione, esaminata in tutta la sua complessità e con un’attenzione particolare alle storie dei singoli. Ma si parla anche di povertà, vita dei senza dimora, terrorismo internazionale, inquinamento, terremoto in Centro Italia, psichiatria, disabilità, violenza sulle donne, disoccupazione.
Tutti i cortometraggi finalisti avranno un loro spazio durante il “Capodarco L’Altro Festival”. Venerdì 23 giugno, nella “Notte dei corti” (dalle ore 21) verranno proiettate le opere video, in una maratona di più di tre ore, in cui saranno presenti gli autori intervistati da Andrea Pellizzari. La mattina di sabato 24 (ore 9) partirà invece il “Radio Bus”, per permettere l’ascolto delle opere audio in concorso: un tour allietato da una sosta con degustazione in una azienda agricola del territorio, scelta in collaborazione con Tipicità e Coop Alleanza 3.0. Durante questi due eventi i giurati popolari potranno valutare i finalisti: sarà infatti il computo dei loro voti con quelli della Giuria di qualità a decretare i vincitori di ciascuna categoria. Il premio si chiuderà sabato 24 con la serata di premiazione (dalle ore 21).
E’ ancora possibile partecipare alla Giuria popolare, basta compilare il modulo d’iscrizione e inviarlo a info@capodarcolaltrofestival.it o al fax 0734 681015. Sarà possibile iscriversi anche durante le serate del festival, ma le schede voto dovranno essere consegnate tassativamente entro le ore 12 di sabato 24 giugno.
Ecco tutte le opere finaliste divise nelle sei categorie del premio.
AUDIO CORTOMETRAGGI (fino a 25’ di durata):
“Resto umano – Storia di una vittima del lavoro migrante in montagna”, un docudramma sul fenomeno del bracciantato negli alpeggi della Svizzera;
“Come d’inverno i pappagalli”, un giorno in strada con un senza dimora;
“Il viaggio di Gioia”, storia di una donna nigeriana e del suo viaggio verso la libertà;
“Caccia ai migranti. La frontiera Serbo-Ungherese”, sulle violenze e le violazioni dei diritti umani che si stanno consumando nei Balcani;
“Crocifissi”, sulla psichiatria e la pratica della contenzione che può uccidere e sicuramente lascia segni indelebili nell’animo di chi la subisce.
CORTOMETRAGGI DELLA REALTÀ (fino a 25’ di durata):
“Uncut”, che indaga in profondità̀ il tema delle mutilazioni genitali femminili;
“Io sono Aziz”, gli invalicabili confini dell’Europa negli occhi di un bambino migrante;
“Glifosato, l’erbicida nuoce alla salute del mondo?”, un servizio che indaga sui pericolosi effetti di un diffusissimo diserbante;
“Mwavita – Nata in tempo di guerra”, sugli stupri che si consumano nella Repubblica Democratica del Congo.
CORTOMETRAGGI DI FICTION (fino a 25’ di durata):
“Chocolate wind”, dialogo Skype tra due amiche con un finale davvero imprevedibile;
“Swimming in the desert”, dove una bambina e suo nonno salvano un paese dalla siccità;
“Respiro”, sul viaggio claustrofobico di una rifugiata siriana;
“A casa mia”, dove due anziani vivono nella speranza che l’inverno non finisca;
“Mary mother”, ambientato in un lontano villaggio dell’Afghanistan.
CORTISSIMI DELLA REALTÀ (fino a 6’):
“Via da Mosul”, un servizio sulla prima notte fuori dall’inferno per i profughi della città irachena occupata dall’Isis;
“Sono salvo”, il viaggio del Tracing Bus, cabina telefonica ambulante che permette ai migranti di contattare i propri cari;
“I love Norcia”, dove il dramma del sisma in Centro Italia è ricostruito attraverso i messaggi WhatsApp;
“Il cammino della speranza dei migranti verso la Francia”, sui minori migranti che cercano di forzare la frontiera a rischio della vita.
CORTISSIMI DI FICTION (fino a 6’):
“Teddy bear”, corto di animazione sul viaggio di una bambina migrante
“Stai sereno”, dove un uomo in crisi e senza lavoro cerca aiuto nel fratello emigrato nel Nord Italia.
ULTRACORTI (fino a 60’’):
“Nuoto paralimpico”, spot sui giochi olimpici degli atleti disabili
“Amore criminale”, spot contro la violenza sulle donne.
Un video girato durante la scorsa edizione – Pubblicato il 24 giu 2016 – Intervistata da Dario Zonta, Jasmine Trinca ricorda l’inizio della sua carriera di attrice e l’incontro che, a 17 anni, gli ha cambiato la vita: quello con Nanni Moretti. Una sintesi della serata omaggio che gli è stata dedicata dal Capodarco L’Altro Festival LInk: http://www.capodarcolaltrofestival.it/