Grazie  ad  un  progetto  gestito  da  una  associazione  greca  di  donne  di  varie  nazionalità,  nel  centro di Atene  è stata aperta una biblioteca a disposizione dei e delle  rifugiate, negli stessi locali in cui donne e bambini provenienti da Siria e Afghanistan sono ospitati in cinque appartamenti.  La descrizione dell’ esperienza greca è riportata in vari   articoli  AFP.

Dai  romanzi  di  Agatha  Christie  alle “Mille  e  Una   Notte ”,  si  moltiplicano  le  occasioni  per  offrire  la   possibilità di leggere alle   migliaia di rifugiati, soprattutto giovani,  bloccati in Grecia.  In  una biblioteca ambulante che  gira in tutta la provincia di Atene  si contano mille libri in francese,   inglese, arabo, curdo, farsi.  Sono stati raccolti da ong in Belgio, Gran Bretagna, Libano o acquistati   con donazioni via internet.

Il mezzo   mobile   della   biblioteca fa il giro ogni settimana  nelle periferie   che ospitano i campi   dei rifugiati  per   “rendere la cultura accessibile a tutt*”.

Le  volontarie  che  si  occupano  della  biblioteca  ambulante  raccontano  che  sono  molto  richiesti  i   romanzi  di  Agatha  Christie,   “  il  mistero  e  il  romanticismo  dei  suoi  racconti  piace  molto  agli   arabofoni”.

Nel  centro  di  Atene  si  è  installata  una  vera  e  propria  biblioteca,  un  centro  per  la  lettura  che raccoglie  oggi  la  più  grande  collezione  di  libri  in  farsi  presente  nella  capitale,  con  150  libri   provenienti   direttamente   dall’  Afghanistan.  I  lettori sono decine tra ie le migranti del grande esodo del 2015 bloccati in Grecia dalla  chiusura delle frontiere  europee,  in  attesa  di  asilo,  di  ricollocazione  o  di  ricongiungimento  con  le  famiglie   negli   altri paesi europei.

Ragazzi e ragazze molto giovani  trovano qui, nella loro lingua, testi greci classici e contemporanei  (anche l’Odissea)  e si accostano con interesse alla visione greca della  religione e del romanticismo.  Sono molto apprezzati i racconti dei fratelli Grimm, ma i racconti delle  “Mille e Una Notte ”  restano in assoluto i più richiesti:   “ne sono arrivate  molte copie nuovissime  in farsi  nel  mese di giugno, oggi   sono già molto consumate!”  “L  ’  obiettivo  iniziale  era  di  permettere  a  i  rifugiati  di  trovare  un  motivo  di  evasione  nella  lettura,   oggi  cerchiamo  di  insegnare  a  i  bambini e alle bambine che  sono  ancora  qui  il  valore  della  condivisione  e  dello   scambio  tra culture diverse, per l’integrazione di questi nuovi arrivati”.

Oltre ai romanzi e ai racconti sono molto richiesti i dizionari.  Molti lettori   fotocopiano  la versione cartacea, vogliono averne una copia   da portare con sé.  Ci sono   dizionari  illustrati e corsi di arabo e   francese.  Sono   molte   le stesse rifugiate  di origine afghana  che da volontarie   insegnano   il  francese  alle  bambine.  Le  bambine  declinano  l’alfabeto,   “vogliono   impararlo prima di arrivare a Parigi,  dal padre  che le aspetta”.  Tutte queste iniziative, che cercano  di colmare il vuoto lasciato dalle ormai  pochissime biblioteche aperte, sono alcuni tra i progetti di solidarietà più significativi messi in campo dal volontariato  per   rispondere alla crisi economica e all’ impatto dell’  arrivo dei migranti.   Nella  stessa  piazza  di  Atene  la  biblioteca  ambulante  sta  spesso  insieme  a  un  camion  che   distribuisce  alimentari e a un rimorchio su cui sono messe a disposizione lavatrici per chi non se le   può permettere.

Mediterranea  a cura   carlapecis@tiscali.it  20 agosto2017