TORINO – MILANO – Festival internazionale della musica dal 3 al 21 settembre – edizione 2017
Segnaliamo questo articolo sul Festival Settembre Musica MiTo, edizione 2017 scritto da Patrizia Cordone il 7 settembre 2017 su Calendario eventi, Donne e arte
— Sono lontani i tempi di papa Innocenzo X, che sentenziava “la musica è sommamente dannosa per la modestia che è propria del sesso femminile”. Ed il Festival Settembre Musica MiTo dal 3 al 21 settembre ne è ulteriore conferma con musiciste prestigiose come la violinista Laura Gorna; Maria del Corno con il coro maschile da lei diretto; Grazia Abbà persino dedita alla scrittura di fiabe musicali tratte dalle opere di Italo Calvino e tante altre anche giovanissime eppure già affermate. Del resto alla presidenza di MiTo onlus con un’eccellente esperienza nel mondo artistico ed alla vice-presidenza del Fai nazionale, nonché con il primato di essere stata il primo battitore-donna alla casa storica di aste Christie’s, c’è Anna Gastel, figlia e donna d’arte.
Anna Gastel — Domenica 3 settembre con due bei concerti, l’uno a Milano presso il Teatro alla Scala e l’altro a Torino presso il Teatro Regio è iniziato il festival Settembre Musica, imperdibile per gli appassionati e gli habitués, ma anche per i neofiti, con una programmazione molto varia ed alla portata di tutti grazie ad alcuni ingressi contenuti ed altri gratuiti. Tutto ciò nel solco tracciato nel 1978 da Giorgio Balmas, suo fondatore, torinese di nascita, intellettuale vero ed assertore convinto della fruizione tanto estesa quanto popolare della cultura musicale cosiddetta “colta”, direttore artistico fino al 1986, incarico oggi ricoperto da Nicola Campogrande. A Torino l’organizzazione del festival è gestita dalla Fondazione per la Cultura; nel 2006 è avvenuto il gemellaggio con Milano, la cui organizzazione in loco dipende dalla Fondazione I Pomeriggi Musicali, mentre nel 2016, per volontà congiunta e su delega dei sindaci di entrambe le città, la Presidenza del Festival è stata affidata ad Anna Gastel.
Ex presidente del Fai, Fondo Ambiente Italiano, per la Lombardia ed ex Presidente nazionale del medesimo, è una storica dell’arte, che ha lavorato a numerosi cataloghi e pubblicazioni, oltre che essere stata assistente di Luisa Vertova Nicholson, in qualità di esperta per la pittura italiana. Al suo attivo ha un primato notevole, quello di essere stata assunta in passato dalla casa d’aste inglese Christie’s come battitore, la prima donna della storia, dopo avere superato la selezione tra quaranta allievi provenienti da tutto il mondo per il primo corso istituito dall’omonima casa ed essersi aggiudicata il primo posto. A questo punto ci si chiederà: qual è il nesso tra la musica e le sua esperienza? E’ presto detto: è costituito dai suoi studi e dalle sue radici familiari, essendo la bisnipote di don Guido Visconti di Modrone, benefattore-presidente dal 1898 del teatro La Scala, nonché di un altro illustre milanese, come lei stessa ricorda: “Mio bisnonno Luigi Erba (fratello di Carlo, fondatore dell’industria farmaceutica, ndr) era pianista e cognato di Giulio Ricordi. I 7 figli di Giuseppe e Carla Visconti ogni mattina dovevano svegliarsi alle 6 e per 2 ore suonare uno strumento. Tutte le sere nelle loro case si faceva musica. Luchino suonava il violoncello: a 14 anni ebbe la sua prima recensione” (1). Si riferisce al fratello di sua madre donna Ida Pace, il suo celeberrimo zio regista, a cui nel 1977 Anna Gastel ha dedicato la sua tesi di laurea in storia dello spettacolo per la facoltà di lettere e filosofia ad indirizzo artistico presso l’Università Cattolica di Milano, conseguendo il massimo dei voti con la lode, dal titolo “La musica una costante nella vita di Luchino Visconti uomo ed artista”. Peraltro all’indomani del gemellaggio del Festival Internazionale Settembre Musica di Milano con il capoluogo sabaudo, quindi a sostegno della neonata “MiTo Onlus” è stata invitata a Torino per l’evento “La musica d’autore nella vita e nell’opera di Luchino Visconti”, poi replicato nel capoluogo lombardo.
Quanto alla kermesse in corso tanti sono i concerti all’insegna della natura, una consuetudine tematica differente per ogni edizione adottata dall’anno passato. Ai centoquaranta concerti in programma molte sono le presenze prestigiose previste con la partecipazione consolidata di musiciste valenti. Per fortuna sono lontani i tempi, in cui un certo Papa Innocenzo X si sentiva in dovere di vietare l’educazione musicale alle donne, poiché “la musica è sommamente dannosa per la modestia che è propria del sesso femminile”. Una convinzione fatta sembra propria dalle stesse, tanto che amaramente Virginia Woolf ebbe a dire “Nel loro sangue scorre l’anonimato, consacrano le loro vite all’arte, fuori da un’epoca che le vuole morigerate e prive di spirito critico, colpevoli soltanto di essere donne del ‘900 che vivono nel XVII secolo”. Amarezze e pregiudizi superati con la constatazione di fatto della solida preparazione musicale e non per questo mettendo a rischio la loro reputazione con le esibizioni pubbliche. A questa edizione del Festival Settembre
Musica MiTo numerose sono le presenze femminili ed imbarazzante è la selezione di alcune a discapito di altre, semmai si vuole segnalare alcuni degli appuntamenti utili anche per un fine-settimana ghiotto musicalmente.
Laura Gorna. — “La mia caparbietà nasce dalla grande rinuncia che fece mia madre Francesca. Lei, sarda di Porto Torres, è stata una delle rare donne, che all’epoca si è diplomata in composizione. Studiava moltissimo, aveva grandi ambizioni. Quando però mio padre Luigi, clarinettista, vinse il concorso alla Scala, mamma, che aveva avuto una cattedra di composizione lontano da Milano, rinunciò. Per anni è stata una grande insegnante di teoria e solfeggio. Usava me a mia sorella Elena – lei, oggi, è arpista – come cavie, ci faceva fare solfeggi cantati dodecafonici! Quella sua rinuncia mi ha molto segnato”. Di madre in figlia: queste sono le radici musicali raccontate da lei stessa, Laura Gorna, che, diplomatasi appena sedicenne con il massimo dei voti presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, debutta giovanissima proprio alla Sala Verdi di Milano, suonando il Concerto di Khachaturian con l’Orchestra della Rai ed inizia interminabili tournées sia in Italia che all’estero ed anche in veste di solista ospite delle più rinomate orchestre. Nel 2005 non dimentica della sua genealogia fonda il trio “Estrio” con la violoncellista Cecilia Radic e la pianista Laura Manzini, inoltre è tra gli ideatori del Festival Notti Trasfigurate al Teatro Olimpico di Vicenza e dello spettacolo su Robert e Clara Schumann “Pochi avvenimenti, felicità assoluta.” con Estrio e l’attrice Sonia Bergamasco, in prima mondiale al Festival MiTo 2010. Ed uno suoi maggiori fan è proprio il suo consorte illustre, conosciuto ad un corso di perfezionamento all’Accademia “W.Stauffer” di Cremona ed è componente dell’omonimo quartetto, cioè Salvatore Accardo. Assieme si esibiranno in due date: giovedì 7 settembre, ore 21.00, a Milano, presso il Piccolo Teatro Studio Melato. “La fabbrica dei ciliegi”, musiche di Johann Sebastian Bach, Francesco Fiore, Petr Il’ič Čajkovskij. Orchestra da Camera Italiana, Salvatore Accardo, violino e direttore. Replica: venerdì 8 settembre, ore 19.30, a Settimo Torinese, provincia di Torino, presso il Polo Industriale – Pirelli.
Maria Dal Bianco riveste un ruolo di tutto rispetto per la sua attività concertistica in qualità di organista e per le sue collaborazioni sia a gruppi strumentali che vocali. Diplomatasi in composizione, in organo e composizione organistica, in musica corale e direzione di coro, ha perfezionato la sua preparazione con i migliori maestri come J. Langlais, M. Radulescu, A. Mitterhofer, Monserrat Torrent Serra; mentre per il canto gregoriano, la direzione corale e la vocalità con G. Acciai, S. Woodbory, A. Grandini, L. Picotti, P. Neumann.
Alla sua attività di tournées affianca la docenza al Conservatorio Luca Marenzio di Brescia e collabora con enti e istituzioni di rilevanza nazionale, oltre che con le associazioni corali regionali del Veneto, del Friuli Venezia Giulia, della Lombardia, della Valle d’Aosta e del Trentino Alto Adige.
E’ componente della Commissione artistica della Feniarco, la Federazione Nazionale Italiana delle Associazioni Corali. Dirigerà il suo coro maschile (avete letto bene: un bel primato, no?) Coenobium Vocale di Piovene Rocchette sabato 9 settembre, alle ore 16.00, a Torino, presso la Chiesa di San Paolo Apostolo. Musiche di Gaspar van Weerbecke, Francisco Guerrero, Giovanni Pierluigi da Palestrina, Giovanni Croce, Giovanni Bonato, Franz Biebl. Replica: domenica 10 settembre, ore 15.00, a Milano, presso l’Abbazia di Santa Maria Rossa in Crescenzago.
Roberta Paraninfo, pianista di formazione, dal 1994 ha diretto molte formazioni vocali fino a ricoprire oggi a Genova il ruolo di direttrice dei cori dell’Accademia Vocale, con i quali ha conseguito numerosi premi in competizioni nazionali ed internazionali; a Castelfranco Veneto, provincia di Treviso del Coro del Conservatorio “A. Steffani. Anche lei come Laura Gorna è attenta alla valorizzazione “di genere”, infatti dirige il coro femminile “Good News!”, composto da insegnanti di scuola primaria e secondaria. Proprio sul versante scolastico intensa è la sua attività di educatrice musicale per i più piccoli, occupandosi da anni di progetti mirati alle classi delle scuole primarie di Genova. E del tutto consequenziale sono i suoi corsi di formazione per insegnanti e direttori di coro in varie regioni d’Italia, per conto delle Associazioni Regionali e della Feniarco, la Federazione Nazionale Italiana delle Associazioni Corali. A fronte di tanta intensa attività ne sono conseguiti importanti riconoscimenti di premi ottenuti al Concorso Polifonico Internazionale “Guido d’Arezzo” nel 2006; al Concorso Internazionale per gruppi vocali “Città di Vittorio Veneto” nel 2007 ed alla Rassegna Nazionale “ Il Cantagiovani”, Salerno, 2012. Potranno essere apprezzate le sue capacità con il suo Genova Vocal Ensemble sabato 9 settembre, ore 17.00, a Torino, presso la Chiesa di San Pio X. Musiche di Tomás Luis de Victoria, Ko Matsushita, Lorenzo Donati, Pietro Ferrario, Gustav Holst, Federico Ermirio, Andrea Basevi, Rodgers & Hammerstein. Replica: domenica 10 settembre, ore 15.00, a Milano, presso la Chiesa di Sant’Antonio Abate.
Silvia Manzoni è senza dubbio tra le più giovani donne musiciste presenti al Festival. Nata nel 1974, ha conseguito la laurea specialistica presso la Facoltà di Musicologia della Scuola di Paleografia e Filologia Musicale di Cremona e contemporaneamente compiuto gli studi di Armonia e Contrappunto del Corso di Composizione Tradizionale presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano, laureandosi anche in Direzione di Coro e di Musica Corale. Nel 2013 all’Università di Modena e Reggio Emilia ha conseguito il master in “Catalogazione digitale del patrimonio culturale”, peraltro occupandosi della catalogazione della collezione di strumenti antichi a fiato del Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Intanto non le sono mancate delle collaborazioni come maestro preparatore per la Corale Polifonica Sforzesca e per le Voci di San Fedele di Milano fino a giungere nel 2008 all’incarico di direttrice del Laudamus Dominum di Sovico, coro composto da venticinque elementi suddivisi nelle classiche quattro sezioni della musica polifonica, con cui si esibisce in un’unica data, cioè domenica 10 settembre, ore 16.00, a Milano, presso la Chiesa di San Giovanni Battista alla Creta. Musiche di Michael Engelhardt, John Tavener, Fredrik Sixten, John Rutter, György Orbán, Bobby McFerrin, Maurice Duruflé.
Grazia Abbà è diplomata in Musica corale e Direzione di Coro presso il Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Torino, poi ha conseguito il diploma di Canto Artistico sotto la guida della soprano sig.ra Susanna Ghione ed ha frequentato dei corsi di perfezionamento anche in Francia presso l’Accademia Internazionale di Musica di St-Bertrand de Comminges, con la guida di Denise Dupleix e di Paul Esswood, approfondendo il repertorio barocco francese e tedesco, nonché in Ungheria con il M° Peter Erdei direttore dell’Istituto Kodaly di Kecskemèt. Dopo tali studi ha tenuto concerti sia come solista che in gruppi da camera in diverse città italiane e straniere. Dal 1996 al 2002 è stata direttore del Coro Polifonico dell”Accademia del Santo Spirito” di Torino. In qualità di soprano solista ha eseguito la “Messa in Si Minore” e le cantate nr. 10 e nr. 147 di J.S. Bach sotto la direzione del M° M. Radulescu. Come per Roberta Paraninfo pregnante è la sua attività rivolta all’educazione musicale dei bambini, infatti svolgendo corsi di aggiornamento afferenti alla didattica della musica, della voce e del canto, alla direzione del coro di voci bianche e al teatro musicale presso le Direzioni Didattiche ed i Centri Musicali pubblici e privati in varie città italiane. Coerenti a tale impegno sono le sue pubblicazioni di repertorio per coro e di teatro musicale con gli editori “Suvini Zerboni”, “Finalmente Musica” e la prima fiaba di teatro musicale “La Maschera Micillina” tratta dalle “Fiabe Italiane” di Italo Calvino. Per Rugginenti, altra casa editrice, ha curato il testo “Chi pecora si fa, lupo lo mangia” e di sua ideazione ha realizzato la collana di fiabe musicali intitolata “Il Cantafiabe”; mentre presso un altro editore, Musica Practica, ha editato un trittico di favole tratte dalla letteratura di Esopo e Fedro con i titoli “Cantiamo in scena La volpe e il caprone”, “Cantiamo in scena La Volpe e la Cicogna” e “Cantiamo in scena La volpe e la Cicala”. Dal 2009 è vocalista del coro di voci bianche del Teatro Regio di Torino. Con il Coro di voci bianche GiovaniInVivaVoce del Conservatorio di Torino sarà presente sabato 9 settembre, ore 17.00, a Torino, presso la Casa Teatro Ragazzi e Giovani. Musiche di John Dunstable, Orlando di Lasso, André Caplet, Lajos Bárdos, Grazia Abbà, Jacques Ibert, Francis Poulenc, Pál Járdányi, Zoltán Kodály, Alberto Soresina, Bruno Coulais, Benjamin Britten. Replica: domenica 10 settembre, ore 16.00, a Milano, presso il Teatro Ringhiera.
Il Trio Arizza è composto da tre sorelle, Carlotta, Emma e Beatrice, le quali dal 2011 hanno intrapreso assieme l’attività concertistica e conseguito dei riconoscimenti, partecipando a concorsi di chiara fama come l’European Music Competition di Moncalieri, a Torino e la Rassegna Internazionale F. Mendelssohn di Alassio. Nel 2016 per il progetto “Adozioni in Musica” sono state selezionate dalla Fondazione Amadeus.
I loro singoli percorsi sono differenti. Carlotta ha conseguito il diploma in pianoforte con il massimo dei voti e e la laurea di biennio di II livello con 110 e lode presso il Conservatorio Piccinni di Bari, sotto la guida del Maestro Pasquale Iannone. Spaziando dalla musica da camera al repertorio solistico è impegnata in molti concerti, inoltre insegna didattica in qualità di docente di pianoforte presso l’Accademia Musicale “Giuditta Pasta” di Como. Emma ha preferito proseguire i suoi studi a Londra presso il famoso Royal College of Music e perfezionarsi con la guida di grandi maestri come Sergej Krylov e Zakhar Bron, suonando sia come solista con orchestre che accompagnata dal pianoforte in Svizzera, Francia, Inghilterra, Romania, Grecia e Russia.
Diplomatasi a pieni voti presso il Conservatorio di Como all’età di 17 anni, Beatrice ha studiato ECT.ECT.
Quanto ai concerti alterna la presenza con formazioni di duo e trio, con un repertorio dalla musica barocca a quella contemporanea. Il Trio si esibirà giovedì 14 settembre, ore 21.00, a Milano presso il teatro Edi Centro Sociale Barrios. Musiche di Fryderyk Chopin, Petr Il’ič Čajkovskij, Jan Sibelius. Replica: venerdì 15 settembre, ore 21.00, a Torino, presso il teatro Monterosa.
Trisha Brown aveva realizzato ben oltre cento coreografie e sei opere secondo il suo stile astratto, radicale e ribelle, che traeva origine dalla cultura underground della New York degli anni settanta e comunque di grande impatto tanto da annoverare tra i suoi estimatori il ballerino classico Mikhail Baryshnikov e l’artista sperimentale Laurie Anderson. Nata nel 1936, si era diplomata in danza nel 1958, dal 1970 al 1979 aveva diretto una sua compagnìa di sole donne, con cui sviluppò il suo genere votato all’astrattezza dei movimenti in competizione con il principio di gravità ed a portare la danza in luoghi non convenzionali ed impensati persino sui tetti degli edifici con la sua coreografia “Walking on the Wall”, o “Roof Piece”. Verso gli anni novanta con “L’Orfeo” di Monteverdi esordiva nel mondo dell’opera, realizzando successivamente molte coreografie ispirate dalla musica classica. Scomparsa quest’anno il Festival dedica una serata speciale martedì 19 settembre, ore 21.00, a Torino, presso il Teatro Carignano, con il riadattamento della coreografia allora con le musiche di Laurie Anderson, che nel 1983 la consacrò sulla scena internazionale, cioè il “Set and Reset”, riproposta dalla Candoco Dance Company diretta da Abigail Yager.
Per ulteriori consultazioni della programmazione si rimanda al sito ufficiale http://www.mitosettembremusica.it/
Le fonti menzionate: http://www.lastampa.it/2016/06/12/cultura/opinioni/di-profilo/le-mille-vite-di-anna-gastel-ma-questa-volta-che-emozione-t0yDdR29lTr1TnCOn8fziM/pagina.html