Torna a circolare una mail che mette in guardia dai pericoli degli assorbenti interni prodotti usando diossina, rayon e addirittura amianto! La mail rimbalza da un computer all’altro con la complicità di amiche colte e, generalmente dotate di capacità di analisi critica. Ma in questo caso non sembrano voler seguire gli indizi che chi ha confezionato la bufala ha maldestramente lasciato nel testo così frettolosamente rilanciato. Una esilarante canzone di [Elio e le storie tese->http://angolotesti.leonardo.it/E/testi_canzoni_elio_e_le_storie_tese_103/testo_canzone_mio_cuggino_5518.html], racconta una serie di inverosimili fandonie a cui il cantante attribuisce veridicità perché “realmente vissute” da “suo cuggino” che passa automaticamente dal ruolo di narratore a quello di testimone.
_ E’ inevitabilmente così anche per noi, che bombardate da mille notizie e con poco tempo per leggere (e ancor meno per verificare) finiamo per certificare informazioni false?

{{{Piccolo manuale antibufala}}}

Anche se abbiamo poco tempo cerchiamo di non lasciarci usare come agenti di disinformazione. Se non possiamo verificare immediatamente {{aspettiamo un momento prima di rilanciare una notizia}}. Difficilmente il mondo sarà distrutto per la nostra insipienza, più probabilmente fermeremo sul nascere tante catene di S.Antonio che di santo non hanno proprio nulla.

{{{Se avete dieci minuti (contati)}}}

– provate verificare attraverso Google se{{ altri hanno parlato usando esattamente (o quasi) le stesse parole}} della segnalazione che avete ricevuto: è un pessimo segno!
– verificate {{i primi dieci indirizzi che vi restituisce Google di che tipo sono}}? appartengono ad istituzioni o Associazioni qualificate e note per il loro impegno in un certo campo? O sono invece solo blog e siti personali? Non è una regola ma se, come nel caso degli assorbenti all’amianto, nessun sito di consumatori o il ministero della salute sollevano il problema, forse il problema non esiste ed è bene che evitiate di crearlo voi
– {{verificate se chi firma un appello esiste}} (nel caso della mail sugli assorbenti inserendo il nome della sedicente Dott.ssa Carla Zoboli si ottiene immediatamente la segnalazione che si tratta di una bufala).
– {{leggete il testo}} e verificate che sia scritto in un italiano (o in qualunque altra lingua) plausibile e {{che non sia stato tradotto usando programmi di traduzione automatica}} (chi scriverebbe “Per non perdere l’impatto di questo argomento”?!)
– infine {{diffidate di chi vi invita a mandare una mail ad un certo indirizzo di posta per segnalare la vostra disapprovazione}}: spesso l’unico risultato è di dare il vostro indirizzo in pasto a degli “[spammers->http://it.wikipedia.org/wiki/Spam]” che lo useranno per appestare voi e le vostre amicizie con porcherie elettroniche
– {{se viene citato un articolo scientifico}} a riprova della veridicità del messaggio che vi si chiede di diffondere cercatelo direttamente (nel caso degli assorbenti interni tutti citano l’articolo di Karen Couppert “Pulling the Plug on the Tampon Industry” ma l’articolo non lo linka nessuno).

{{{Se avete meno cinque minuti}}}

– controllate i siti e l’esistenza reale di chi sottoscrive l’appello (o la notizia) o andate sul sito [Attivissimo.net->http://www.attivissimo.net/antibufala/] vi divertirete e imparerete a trovare … orme della bufala prima che questa se ne vada zampettando da un sito all’altro, lasciando la sua scia di cacca.
[
Per saperne di più sulla bufala degli assorbenti interni->http://www.attivissimo.net/antibufala/tamponi_amianto/tamponi_amianto.htm]