Anche degli uomini possone essere dei punti di riferimento. Importante avere una coscienza critica
Fiorenza Taricone ci propone nel suo ultimo libro Romain Rolland pacifista libertario e pensatore globale (Guida Editori, 2017). Un uomo che si spese, in tempi non facili, per la libertà, i diritti, la democrazia. Un uomo che fece della partecipazione civile un filo conduttore della sua vita. Un uomo che, con la cultura alimentò il valore del vivere suo e di chi lo incontrò.
Il libro verrà presentato prima a Roma il 14 e poi a Cassino il 26 marzo 2018.
Romain Rolland, (1866-1944), premio Nobel per la letteratura nel 1915, ha rappresentato un punto di riferimento europeo e internazionale per il pacifismo. Musicologo, scrittore di opere teatrali sulla rivoluzione francese, fu inventore di efficaci metafore comunicative, come il titolo “Au-dessus de la mêlée” (“Al di sopra della mischia”). Il libro, pubblicato a guerra in corso, gli procurò molti attacchi dai nazionalisti francesi. Come volontario, lavorò all’Agenzia internazionale dei prigionieri di guerra a Ginevra, smistando come poteva la corrispondenza fra civili, militari e le loro famiglie. Ha costruito, prima e dopo la guerra, una rete costante di contatti con esponenti politici della sinistra socialista, comunista e sindacalista, francese e internazionale; con Freud, tentò di elaborare la teoria “del sentimento oceanico”; con Gandhi, esplorò la via per cercare di sovvertire ordini sociali e politici ingiusti tramite la non violenza. Sensibile al tema della giustizia sociale, vide nella rivoluzione russa il primo grande tentativo da parte dei lavoratori di costruire una “république du travail”. Amico personale di Gorki, visitò personalmente la Russia stalinista negli anni Trenta, ricavandone impressioni contraddittorie. Aveva intravisto chiaramente come la pace fra le due guerre mondiale fosse precaria, e in seguito si schierò apertamente contro i totalitarismi fascista e nazista. Visse l’ultimo periodo della sua vita con l’occupazione tedesca a Vezélay.
ROMA – il libro viene presentato alle ore 17 del 14 marzo 2018 a Villa Celimontana in via della navicella 12 presso La Società Geografica Italiana il cui presidente Filippo Bencardino aprirà il confronto tra Antonello Biagini, Ginevra Conti Odorisio, Valeria Pompejano, Luca Riccardi, Gabriella Anselmi, e l’autrice Fiorenza Taricone. Un’alltra presentazione avrà luogo all’ Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale nell’Aula Magna di Ingegneria in via G. Di Biasio 43, 03043 – Cassino Lunedì 26 marzo 2018 alle ore 15.
CASSINO -Questa iniziativa che si tiene il 26 marzo 2018 è stata organizzata dal Laboratorio anti discriminazione del Dipartimento di Scienze Umane, Sociali e della Salute dell’Università di Cassino. Sul libro parleranno: Giovanni Betta Rettore dell’Università di Cassino e Lazio Meridionale, Loriana Castellani Direttrice del Dipartimento di Scienze Umane, Sociali e della Salute, Giuseppe Di Mascio Presidente Ordine degli Avvocati di Cassino, Edoardo Ales Ordinario di Diritto del Lavoro e della sicurezza sociale Università di Cassino, Ginevra Conti Odorisio Ordinaria di Storia delle dottrine politiche Università Roma Tre, Michela Nacci Docente di Storia delle dottrine politiche Università dell’Aquila, Andò Costituzionalista, Presidente Nazionale Lab Dem Ermisio Mazzocchi Storico – Saggista, Rita Cacciami – Vice Direttrice de L’Inchiesta Interventi: Fidapa (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari) Letture di brani del libro, Gabriella Zappacosta – Docente di Lingua. Saranno eseguiti Esecuzione di brani musicali con Francesco Maria D’Alessandro – flauto traverso e Lorena Evangelista – violino. Si ringrazia per la collaborazione il Liceo Classico “Carducci”.