Fotografia di una storia, 1968-2018, femminismo e movimenti delle donne a Napoli e in Campania. Mostra di fotografie di Luisa Festa e convegno a Napoli.
La mostra “Fotografia di una storia, 1968-2018, femminismo e movimenti delle donne a Napoli e in Campania“ è stata inaugurata il 20 marzo e sarà aperta sino al 30 marzo presso la sede del Consiglio regionale, Napoli, centro direzionale, isola F13, piano terra, area Biblioteca Delcogliano.
Promossa dal Consiglio regionale della Campania, Commissione Pari Opportunita’, Consulta regionale femminile e Osservatorio sul fenomeno della violenza sulle donne, la mostra è a cura di Luisa Festa.
Il 27 MARZO, alle ore 10,00, presso la sala Nassirya del Consiglio regionale della Campania (Centro direzionale, isola F/13) un convegno tratterà il tema al centro della mostra. Sono previsti gli interventi di Rosetta D’Amelio, Presidente del Consiglio regionale della Campania, Loredana Raia, Consigliera regionale con delega alle pari opportunità, diverse testimonianze di donne impegnate nel femminismo e le conclusioni di Chiara Marciani, assessora alle pari opportunità della Regione Campania.
“Abbiamo scelto di mostrare attraverso le immagini le fasi importanti dei movimenti a Napoli e in Campania, – spiega il comitato scientifico della mostra – ben consapevoli che si tratta di una scelta che lascia fuori altri momenti, altrettanto importanti. Il femminismo infatti, dovunque nel mondo, non è un percorso lineare che procede diritto per la sua strada, a volte sembra perfino inabissarsi assumendo l’andamento di un fiume carsico, ma procede inarrestabile, perché coinvolge i corpi e le menti, gli individui e le singolarità, gli uomini e le donne, le relazioni tra le generazioni, le forme della socialità e del potere. E allora cercheremo di mostrare come tutto ciò ha cambiato e continua a cambiare la nostra società, un lavoro in progress di ricerca, di documentazione e di coinvolgimento, per arrivare ad un quadro articolato e comprensibile della nostra storia, della storia delle donne ma anche degli uomini e di come e se gli apparati, le relazioni sociali, si sono fatti attraversare dal pensiero e dalla libertà femminile nella nostra Campania.
Il percorso della mostra segue un andamento cronologico, a testimoniare di volta in volta la fase saliente della lotta, ma va ricordato che nessuna delle tematiche è stata mai abbandonata, mano mano che altri spazi di libertà si aprivano e il “diritto di avere dei diritti” diventava più consapevole e più cogente, come abbiamo cercato di spiegare attraverso le didascalie che accompagnano le foto”.