CATANIA – con la musica al Parco archeologico di Segesta per ricordare Marielle Franco
Il 15 aprile 2018 alle ore 11,30 l’orchestra “Falcone Borsellino” della Fondazione “La città invisibile”, dedica un concerto a Marielle Franco, a distanza di un mese dall’assassinio dell’attivista brasiliana che si è battuta per i diritti umani delle donne e dei bambini nelle favelas di Rio de Janeiro. Il concerto gratuito si terrà in uno dei più spettacolari luoghi dell’arte siciliana, l’area archeologica di Segesta.
Perché Segesta? Segesta, secondo Tucidide fu fondata dai profughi scampati alla guerra di Troia l’antico popolo degli Elimi, guidati da Enea, il quale prima di fondare Roma, lasciò qui una colonia di troiani e il padre Anchise. Per tale ragione i romani più tardi le riconosceranno il ruolo di ‘città libera’. La storia di Segesta è stata, sin dall’antichità, caratterizzata dalla ribellione della gente umile contro i dittatori, come fu con Agàtocle, tiranno di Siracusa, che, dopo una feroce repressione finalizzata a punirne gli abitanti rei di non aver versato i tributi, volle ribattezzarla impunemente Diceopoli, città giusta. Ovviamente la “giustizia” a cui faceva riferimento Agàtocle era tutt’altro che giusta, come sempre accade in certe civiltà in cui chi governa con la forza tende a distorcere il significato delle parole a proprio vantaggio. Segesta è stata anche il centro propulsore della rivolta degli schiavi nel 104 a. C., capeggiate da un poeta ateniese, Atenione. Per quanto sanguinosa e crudele sia stata questa rivolta, di essa colpisce il fatto che un popolo di schiavi*si lasciò guidare da un poeta. Ciò induce a ritenere che fosse una civiltà dotata di risorse interiori di libertà, non del tutto asservita al potere dispotico dei consoli romani e dei proprietari terrieri. E, d’altra parte, , è sempre stato così: la conoscenza dei propri diritti passa attraverso una crescita umana e un’autoconsapevolezza che solo la cultura riesce a generare. Ce lo ha insegnato don Milani parlando della necessità per i più poveri di ricevere una formazione culturale. Lo sta facendo “La città invisibile” strappando i ragazzi*al rischio di essere asserviti*alla malavita attraverso la musica.
Il concerto dedicato a Marielle Franco dunque vuole riprendere da Segesta, dalla storia antica di un popolo siciliano fiero e colto, che non ha accettato passivamente le dominazioni e le tirannie, le mosse valoriali di una richiesta forte di riscatto e di giustizia sociale, che dai bambini dei quartieri delicati della Sicilia raggiunga nell’altra parte del globo chi difende con coraggio analoghi diritti dei più poveri. Seguendo coordinate geografiche disegnate sulle mappe della lotta per il rispetto dei diritti umani, i bambini e le bambine dell’Orchestra Falcone Borsellino desiderano idealmente rendere testimonianza e lanciare un appello alla Comunità Internazionale, perché oltre alla riprovazione espressa, faccia pressione sul governo del Brasile, affinché svolga un’inchiesta adeguata, capace di condurre alla condanna dei colpevoli e dei mandanti dell’omicidio di Marielle.
Dopo questo appuntamento, il tour proseguirà a Partanna dove l’orchestra eseguirà un concerto promosso e voluto dal dottor John Forte che tanto si è speso per la legalità in questi anni, in uno dei territori più delicati del trapanese, paese di una grande leonessa dell’antimafia, Rita Atria.
Come è nata l’orchestra Giovanile “Falcone Borsellino” ?
“La città invisibile” ha creato l’Orchestra “Falcone Borsellino” nel 2009 con lo scopo di sostenere i bambini e le bambine estremamente povere, con handicap, in difficoltà a causa di genitori in carcere o malati, e gli adolescenti a rischio (impedendo loro di entrare nei clan mafiosi e nella delinquenza comune), o ancora bambin* immigrat*, o vittime di violenze e abusi. Opera nei quartieri di Librino, San Berillo e San Cristoforo di Catania e nei comuni della provincia etnea (Adrano).
La sua scuola denominata “Scuola di vita e orchestra” offre nutrimento culturale e valoriale positivo a questi ragazzi, attuando il principio della fratellanza, in cui l’Orchestra diventa patrimonio comune e il luogo concreto di un riscatto collettivo. I ragazzini vengono inseriti e coinvolti in attività di formazione musicale orchestrale impostata principalmente sulla pratica, che tende ad esaltare la partecipazione emotiva legata al piacere di suonare insieme. Ad insegnare in questa scuola, alcuni dei migliori maestri del Sistema Abreu. Il Metodo Abreu è stato integrato in un metodo più ampio ideato dalla Città invisibile per fronteggiare le situazioni gravose in cui si trovano alcuni bambini. Le lezioni sono prevalentemente di gruppo, gratuite e sempre precedute da momenti di life coach motivazionale alla legalità, corsi per incrementare l’intelligenza, la memoria, la concentrazione e la creatività. Altri corsi paralleli sono la poesia, il teatro, l’autodifesa, le attività di book and writing therapy, volte a promuovere la cultura della collaborazione e della condivisione. Offriamo gli strumenti in comodato d’uso gratuito. La nostra fondazione è composta solo da volontari.
“La città invisibile” pratica l’integrazione, l’inclusione, la coesione sociale, proponendo l’esempio di due eroi modello del nostro tempo, Falcone e Borsellino. Infatti sono i modelli positivi e gli esempi buoni che stimolano i minori a uscire dall’autocommiserazione e a cercare di affermare una propria autodeterminazione e la voglia di riscatto. Modelli, esempi e buone pratiche offrono il senso e la direzione dell’arte: sono una guida etica che in questi anni ha prodotto enormi risultati per una realtà autentica e povera. Abbiamo formato oltre 1000 ragazzi e ragazze nella musica e 8000 nella legalità. Questi ragazze e questi ragazzini hanno eseguito 118 di concerti, tutti dedicati all’affermazione di un diritto o di principi di grande valore morale.
L’orchestra è MESSAGGERA DI PACE per Unicef e Testimonial nazionale per la Campagna della CCSVI.
“La città invisibile” gode del riconoscimento non oneroso di numerosi enti ed istituzioni tra i quali il Senato, il Miur e l’Assemblea Regionale Siciliana.