25 aprile: contro la doppia oppressione delle donne
Documento diffuso in occasione del corteo del 25 Aprile 2009 a Palermo.
_ Non permettiamo che sulle donne questo sistema avanzi nella marcia verso il
moderno fascismo.
In una società di classe come la nostra, i governi imperialisti e capitalisti
al servizio della borghesia, per salvaguardare e mantenere il loro sistema di
dominio fatto di sfruttamento e oppressione, {{scaricano le conseguenze dell’
attuale crisi globale sulle masse popolari}}, sui lavoratori, sugli operai, sui
proletari e in particolare stanno avanzando rapidi per peggiorare la condizione
di di lavoro e di vita delle donne.
{{Le donne sono tra le più colpite da questa crisi}} che sta causando la perdita
di milioni di posti di lavoro in tutto il mondo e anche nel nostro paese sono
le prime a pagare con licenziamenti, cassaintegrazione, aumento della
precarietà del lavoro e della vita, tagli dei servizi sociali, reintroduzioni
di discriminazioni su maternità, stato sessuale che si uniscono alle disparità
già esistenti su salari e diritti.
I governi ancor di più in questa fase per difendere gli interessi della
classe borghese, mettono in campo politiche sempre più reazionarie e in questo,
il governo Berlusconi, fa pienamente la sua parte cercando di {{liberarsi il
campo da ogni opposizione alla sua politica}} e di reprimere ogni tipo di
ribellione e lotta delle masse popolari, dei lavoratori.
Voler ottenere a tutti i costi la riforma istituzionale, elettorale e
giudiziaria a favore e tutela dei borghesi e potenti corrotti al potere, il
monopolio dei mass media, lo stravolgimento della Costituzione nata dalla
resistenza antifascista, per non parlare dell’attacco al diritto di sciopero,
al contratto collettivo nazionale, l’imposizione di uno stato di polizia e di
politiche sempre più repressive, tutto questo è la chiara dimostrazione di si
vuole {{avanzare spediti verso un moderno fascismo}}.
In particolare poi verso le donne si mettono rapidamente in campo tutta una
serie di provvedimenti che affiancati da una martellante campagna
“moralizzatrice” clerico/fascista vorrebbero ricacciarle indietro, nel
“focolare domestico” affinchè si occupino solo della “sacra famiglia”, “unica
risorsa insostituibile per la società” come grida a gran voce il Vaticano di
Ratzinger , quella “risorsa” necessaria a distinguere nettamente i ruoli
imponendo, oggi come ieri, un unico ruolo nella famiglia considerato come
naturale sin dalle origini e pertanto immutabile, moglie e madre, angelo del
focolare, vero e proprio pilastro della famiglia.
Quella famiglia che ancor di
più oggi nella crisi globale diviene “{{vera cellula}}” basilare della società
capitalista in pericolo che deve servire a questo sistema sociale come
importantissimo ammortizzatore sociale per attutire i colpi che quotidianamente
si ricevono dall’esterno da parte delle politiche governative che hanno effetti
sempre più devastanti (disoccupazione, precarietà, carovita, pesanti tagli ai
servizi sociali) e che deve essere sempre più funzionale alla marcia della
borghesia verso il moderno fascismo.
Ma questa famiglia è invece per le donne, in particolare quelle delle masse
popolari, la maggioranza, {{un ritorno al moderno medioevo}} in cui sempre più
frequentemente accadono tragici episodi di violenza che trovano la loro
manifestazione più eclatante nelle uccisioni di mogli, figlie, sorelle… ad
opera di mariti, fidanzati…considerate come loro proprietà, nell’ambito di un
accentuarsi di concezioni sempre più reazionarie e maschiliste generate dall’
attuale realtà sociale e politica che usa e strumentalizza gli stupri come un’
arma nella marcia verso il moderno fascismo.
Il {{governo Berlusconi}} infatti, con una martellante e quotidiana campagna
mediatica razzista e superallarmista che attribuisce agli immigrati in quanto
tali gli stupri, la vera causa di pericolo per le donne spingendo, nel pieno
sviluppo di raid fascisti, organizzazioni neonaziste come Forza Nuova contro
chiunque abbia la fisionomia di immigrato, parallelamente ad una campagna
volta a misure di controllo e restrittive della libertà delle donne, per cui le
donne dovrebbero andare in giro sempre accompagnate da maschi, meglio se
militari o poliziotti, e dovrebbero non uscire ma restare a casa (ma dentro
casa chi ci difende poi dal marito violento???), vara un “pacchetto sicurezza”
razzista e moderno fascista che in nome e sui corpi delle donne da un lato
attacca i più elementari principi democratici costituzionali, impone quartieri
e città sempre più militarizzati lasciando poi che i fascisti si rafforzino
nel paese e creando un clima oscurantista/emergenziale, terreno fertile per la
coltivazione di idee e pratiche fasciste, maschiliste, di sopraffazione che
sono causa delle violenze sessuali; dall’altro usa gli strupri per distogliere
l’attenzione dalla crisi, dalle pesanti conseguenze e misure che il governo
mette in atto per peggiorare le condizioni di vita di tutti i lavoratori, di
tutta la popolazione e doppiamente delle donne.
Contro tutto questo oggi 25 Aprile vogliamo gridare ancora più forte
che non c’è altra strada che {{la lotta auto organizzata delle donne}}!!!
Guardando alle tante donne del nostro paese che {{come parte determinante
della lotta partigiana}} doppiamente si ribellarono al fascismo e nazismo,
vogliamo essere oggi in prima fila nella lotta sociale e politica contro i
governi al servizio del sistema capitalista che pone come una delle basi per
la sua esistenza la doppia oppressione delle donne.
{movimento femminista proletario
rivoluzionario}
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