BOLOGNA – Legge 194 : oltre la piazza
Siamo donne dell’UDI e in questi 40 anni di battaglie ne abbiamo fatte per vedere applicata questa legge che mette al centro la donna e il suo desiderio di maternità o non maternità, Perchè vogliamo dirlo non tutte le donne desiderano essere madri come tanti uomini non desiderano essere padri.
Non ci siamo dimenticate di cosa succedeva 40 anni fa di come l’aborto -era ed è ancora oggi in molte menti associato alle colpe delle donne,- era un reato penale e che neppure dopo uno stupro era possibile ottenerlo e che di aborto si moriva e tanti “ i cucchiai d’oro” si arricchivano impuniti.E non ci siamo dimenticate che i contraccettivi sono stati illegali fino al 1971. A significare che la libertà delle donne fa paura.
Siamo andate nelle piazze e continuiamo ad esserci ma vogliamo andare oltre, com’è nel solco della nostra storia.
Le donne devono sapere che per la prima volta in tutta la Regione ER la contraccezione è gratuita che nei 33 consultori di Bologna e metropolitani deve funzionare uno spazio Giovani Adulti per ricevere tutte le informazioni.
Le donne devono sapere che fino alla settima settimana di gravidanza è possibile praticare l‘aborto farmacologico con la pillola RU486 di cui è stato facilitato il percorso, ma non basta noi vogliamo sia portata fino alla nona settimana e che sia praticato non solo in regime ospedaliero ma anche nei consultori.
Le donne devono sapere che la pillola del giorno dopo o contraccezione di emergenza è dovuta senza ricetta medica (fanno eccezione le minorenni con ricetta rilasciata da qualsiasi medico) in tutte le farmacie e ne festivi presso le cliniche ostetriche o ps ospedalieri.
Tutto ciò ottenuto con continui confronti a livello locale e regionale. Dalla Regione vogliamo la regolamentazione dell’obiezione di coscienza che da scelta personale come scritto nella 194 è divenuta strutturale (e in taluni realtà territoriali è fuori controllo), vogliamo trasparenza sull’obiezione quando entriamo in una struttura sanitaria vogliamo sapere se chi abbiamo davanti è obiettore o no. Non ci basta sapere che il percorso abortivo è regolarmente osservato nella nostra regione.
Su ciò ci siamo confrontate in una assemblea pubblica promossa da UDI e Cittadinanzattiva il 22 maggio e i responsabili unità operative consultori familiari e ostetricia ginecologia dell’Ausl C.Veronesi e G. Scagliarini, l’ostetrica Elena Marinaro, l’assessora del comune S.Zaccaria e il ginecologo C.Melega quest’ultimo da sempre al fianco delle donne dell’UDI.
Katia Graziosi è Presidente UDI Bologna