Dichiarazione di Amnesty International Italia dopo i nuovi respingimenti di migranti verso la Libia
Nonostante gli appelli provenienti da autorevoli organismi, tra cui
l’Alto commissariato Onu per i rifugiati, e le numerose prese di posizione
dell’associazionismo e della societa’ civile del nostro paese, l’Italia ha
proseguito con la politica di ricondurre in Libia le persone soccorse nel
Mediterraneo. La settimana scorsa, all’emergere delle prime allarmanti notizie, Amnesty
International aveva chiesto all’Italia di non giocare con le vite umane e,
assieme alle maggiori organizzazioni umanitarie e di tutela dei rifugiati,
aveva rivolto una richiesta urgente di spiegazioni al ministro
dell’Interno Roberto Maroni.
Invece di fornire una risposta, chiarendo quali fossero le condizioni e
l’identita’ delle persone ricondotte in Libia, paese che non ha una
procedura di asilo e che non offre alcuna protezione ai rifugiati, il
ministro Maroni, secondo quanto riportato dagli organi di informazione, ha
rivendicato nel corso del fine settimana questa politica, che appare il
doloroso culmine di una cooperazione con la Libia del tutto incondizionata
in materia di diritti umani, condotta da figure istituzionali di spicco
dei governi succedutisi negli ultimi anni.
{{E’ piu’ che mai urgente che l’Italia si rimetta in linea con il diritto
internazionale sui diritti umani}}, a partire dal rispetto del principio di
non refoulement (non respingimento) contenuto nella Convenzione di Ginevra
del 1951, che vieta di rinviare “in qualsiasi modo” gli esseri umani verso
territori in cui sarebbero a rischio di persecuzione.
Prendere una decisione prima che una qualsiasi procedura di accertamento
dello status individuale abbia luogo e’ una prassi che mette a rischio i
richiedenti asilo e si pone in netto contrasto con questo principio.
_ Le
centinaia di persone ricondotte in Libia dall’Italia vanno incontro a una
sorte incerta e le poche informazioni disponibili sulla loro identita’,
eta’ e condizioni di salute non fanno che accrescere l’allarme.
Impedire ai migranti che arrivano via mare l’accesso al diritto di asilo
non offre peraltro alcuna soluzione chiave in materia di politica
dell’immigrazione e produce, nell’immediato, un solo risultato:
allontanare queste persone dalla nostra vista e portare al di fuori dello
spazio europeo i loro diritti umani.
_ Fino a quando le autorita’ italiane
saranno coinvolte direttamente in atti di questo tipo, risulta difficile
immaginarle estranee sotto il profilo della responsabilita’.
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