NAPOLI – un primo passo per salvaguardare un diritto inviolabile : l’autodeterminazione delle donne sul proprio corpo
Presso la sede della direzione generale dell’ASL Napoli 1, noi – Udi di Napoli, Associazione Salute donna, Comitato 194, Arcidonna Napoli, la Casa delle Donne di NAPOLI – portavoce della protesta sollevata in merito alla stipula di una convenzione tra la nominata unità e la Parrocchia per la vita in merito a servizi da svolgere presso le IVG dell’Ospedale S. Paolo di Napoli e del Loreto Nuovo di Napoli, nonché presso i consultori di competenza, abbiamo incontrato il direttore generale Forlenza, firmatario della convenzione.
L’incontro, svoltosi alla presenza della Dott. Tommaselli (referente della Struttura Commissariale regionale per la sanità territoriale), seguito alla pubblicazione delle ragioni che postulano l’immediato ritiro della convenzione, e voluto dal dott. Forlenza che pure ha inteso comunicarci la sua interpretazione del dettato della 194, è stato interlocutorio. Il direttore generale infatti ha sostenuto che quanto deciso non confligge con i principi di autodeterminazione e privacy inderogabilmente sanciti dalla legge, e che anzi avrebbe offerto pari rappresentanza al movimento delle donne nei luoghi sopra indicati.
Abbiamo chiarito che l’inviolabilità della riservatezza delle utenti è prescritta a qualsivoglia soggetto, è stata voluta dal legislatore, su indicazione del movimento delle donne, per prevenire manipolazioni in una sfera affidata unicamente all’autodeterminazione delle donne.
Vista la volontà del Direttore di mantenere la delibera fino all’acquisizione di nuovi elementi, la cui natura è difficile immaginare, che supportino la nostra richiesta, abbiamo preannunciato l’invio della documentazione legale evidentemente sconosciuta all’ASL. Tanto faremo augurandoci di non dover ulteriormente argomentare le nostre giuste ragioni.
Udi di Napoli, Associazione Salute donna, Comitato 194, Arcidonna Napoli, la Casa delle Donne di NAPOLI