lettera delle Donne del presidio “No Dal Molin” a Michelle LaVaughn Robinson Obama
Dal sito del gruppo donne del Presidio no dal molin riproponiamo questa lettera scritta nel mese di aprile a Michelle LaVaughn Robinson Obama first lady degli USACara Michelle Obama,
siamo le donne del movimento “No Dal Molin” della citta’ italiana di
Vicenza, nota nel mondo per le sue bellezze artistiche e per Palladio.
_ Ci
rivolgiamo a te come donna autorevole, appassionata di politica, rispettosa
della madre terra, e sostenitrice dell’impegno del marito, presidente degli
Stati Uniti d’America.
_ Ci rivolgiamo a te sapendo che affidiamo le nostre
parole e la nostra speranza in ottime mani. Pensiamo che nel mondo si stia
assistendo a un grande e augurabile fenomeno: la crescita della presenza
delle donne nella politica.
_ Pensiamo che questa sia una grande occasione per
il rinnovamento positivo della storia e dei valori a cui si ispirano i
popoli e le nazioni. Noi vogliamo favorire questo fenomeno.
La nostra citta’ ospita da sessant’anni una caserma statunitense e altri
siti militari americani nelle colline circostanti.
_ Ora sull’ultima area
verde rimasta in citta’, l’aeroporto Dal Molin, il governo italiano
acconsente alla costruzione di un’altra grande base militare americana, su
richiesta del governo Bush che voleva collocare a Vicenza un’armata definita
dai militari statunitensi “pugno di combattimento”, pronto ad essere
impiegato in operazioni di guerra decise dagli Usa.
L’area destinata alla costruzione della base si trova sopra la piu’
importante falda acquifera del nord Italia e la realizzazione delle
fondamenta richiede la perforazione degli strati di un territorio
dall’equilibrio geologico delicatissimo, con rischi enormi non solo per
l’ambiente circostante, ma per la riserva d’acqua a cui attingono gli
abitanti di tutta la nostra regione.
_ Una minaccia gravissima per la salute
umana e del territorio.
Da tre anni migliaia di donne e uomini ci battiamo per la difesa della
terra, per la salvaguardia dell’acqua e per esprimere una cultura della
pace.
_ Diciamo che non e’ indice di civilta’ e di rispetto costruire una base
militare dentro una citta’ molto abitata.
_ Vogliamo difendere la Costituzione
Italiana che ripudia la guerra come strumento di risoluzione dei conflitti
internazionali, mentre il progetto della base e’ coerente con la strategia
della guerra globale enunciata da Bush.
Questa strategia e’ gia’ stata sconfitta negli Stati Uniti con l’elezione di
Barack Obama e con la vittoria del partito democratico.
_ Voi avete affermato
la forza del cambiamento contro la politica di guerra di Bush, avete
ribadito la priorita’ di valori come la liberta’, il rispetto dei diritti
umani, il dialogo e la condivisione, rigettando una politica di potenza
unilaterale.
Noi crediamo in voi e nel vostro impegno e infatti il nostro
movimento vi ha sostenuto durante le elezioni americane.
_ Abbiamo spedito
anche migliaia di cartoline a Barack Obama chiedendogli di intervenire per
fermare la costruzione della nuova base militare a Vicenza.
_ Non abbiamo
ricevuto alcuna risposta.
Abbiamo pensato, da donne a donna, che tu possa sostenere le ragioni della
nostra lotta perche’ ci battiamo condividendo i principi a cui si richiama
la politica della nuova amministrazione Obama che vuole collegarsi alla
grandezza delle origini della democrazia americana.
Il progetto della base militare “Dal Molin” viola le norme europee che
prevedono in casi come il nostro la consultazione dei cittadini e la
valutazione dell’impatto sull’ambiente.
_ L’una e l’altra ci sono state
negate.
Noi donne ci opponiamo alla base militare perche’ amiamo i nostri figli e il
nostro territorio e vogliamo salvaguardare il loro futuro, perche’ vogliamo
per loro una citta’ e una terra corrispondenti al nostro desiderio di
convivenza pacifica e a un concetto di autentica dignita’ umana.
_ Noi vogliamo una citta’ dove non siano presenti gli strumenti della feroce
violenza militare.
Ti chiediamo di intervenire, in nome di quei valori di liberta’ e di pace
che troppo spesso sono stati aggrediti e violati.
_ Da donne che lottano a donna che lotta ti chiediamo di intervenire con
l’autorita’ che lo stesso presidente Obama ti riconosce. Ti preghiamo di
intercedere in nome della sapienza politica femminile molto piu’ evoluta
della politica che usa solo la forza e la violenza per imporsi.
In nome di questo ordine superiore, in nome della cultura della pace e delle
differenze, in nome della speranza, dell’amore per il futuro dei nostri
figli, ti chiediamo di essere la nostra portavoce presso l’amministrazione
Obama affinche’ venga sospesa la costruzione della base militare americana a
Vicenza e la vostra diplomazia venga a parlare con il nostro sindaco, con il
nostro movimento e conosca cosi’ la realta’, la verita’ e vengano rispettati
i diritti umani.
Ti alleghiamo anche il {timeline of major events marking the No Dal Molin movement}, foto di vicenza e ti invitiamo nella nostra città: saremmo felici di farti vedere la sua bellezza, la bellezza del nostro movimento.
_ Saremmo molto onorate se tu accogliessi il nostro invito come una tra le donne più autorevoli del mondo e come compagna di lotta che condivide i nostri valori.
_ Con affetto e stima, riponiamo in te e nel lavoro del presidente Obama fiducia e speranza.
{Le donne del presidio “No Dal Molin”}
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