ROMA – alla CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE – parliamo di STUPRI DI GUERRA
Due persone uniche, due Premi Nobel: Nadia Murad, giovane donna irachena della minoranza yazida, vittima e al contempo impegnata nella denuncia del genocidio del popolo yazida, degli stupri e della tratta di donne, anche bambine, compiuti dall’Isis. E Denis Mukvege, ginecologo congolese impegnato nell’assistenza alle donne vittime di stupri di guerra e delle mutilazioni genitali- Premiarli col NOBEL è stato un grande riconoscimento contro un fenomeno antico e tragicamente attuale, quello degli stupri di massa e delle violenze di genere nei conflitti armati, compiuti per colpire le donne del nemico, per colpire il nemico violentando il corpo delle donne.
Partendo dalla storia di queste due grandi figure il 28 ottobre del 2018 è stato organizzato un incontro durante il quale prenderanno la parola: le testimoni, Fatma Celikcan (Kurdistan), Leonie Uwanyirigira e Yvonne Ingabire Tangheroni (Rwanda) – le autrici e gli autori del volume Stupri di guerra e violenze di genere (a cura di Simona La Rocca), Collana sessismoerazzismo, Ediesse, 2015: Fabrizio Battistelli, Ilaria Boiano, Simonetta Crisci, Daria Frezza Bicocchi, Maria Grazia Galantino,Patrizia Salierno – Patrizia Politelli, Wilpf –
L’incontro sarà introdotto da Francesca Koch (Presidente CIDD) e Chiara Valentini (giornalista e saggista) – Verranno proiettate alcune interviste a Nadia Murad