Si svolgerà giovedi 13 dicembre dalle ore 15 alle ore 18 nell’Aula Convegni del CNR di Roma  la finale della sesta edizione del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica – Giancarlo Dosi, iniziativa che vede ogni anno la partecipazione di oltre 400 autori, tra ricercatori, docenti, giornalisti, studiosi e autori italiani o stranieri, con l’obiettivo di contribuire a rafforzare gli interessi su libro e lettura in Italia nell’ambito di una efficace divulgazione scientifica. Un progetto che mira ad affermare la centralità dell’informazione per il progresso della società e a favorire nei giovani l’interesse per la cultura scientifica, contribuendo a creare una conoscenza diffusa dell’innovazione e del sapere.

Durante la cerimonia gli autori giunti in finale si sfideranno, presentando le proprie opere di fronte al pubblico e a una ‘giuria di sala’ composta da 150 giurati e munita di televoter, che decreterà dapprima  chi ha vinto le diverse aree e poi il vincitore o la vincitrice assolut* del Premio nazionale di divulgazione scientifica 2018.

La virologa e ricercatrice Ilaria Capua è stata la prima ad aver caratterizzato il ceppo africano H5N1 dell’influenza aviaria

Alla manifestazione sarà presente la virologa e ricercatrice Ilaria Capua, prima ad avere caratterizzato il ceppo africano H5N1 dell’influenza aviaria, che riceverà per il suo impegno nel mondo del’informazione il riconoscimento Giancarlo Dosi per la divulgazione scientifica.
Tale riconoscimento, alla sua seconda edizione e indetto dopo la prematura scomparsa del fondatore, è dedicato agli autori che hanno dato un contributo fondamentale alla divulgazione scientifica in Italia, a prescindere dall’opera sottoposta per il premio (la prima edizione, lo scorso anno, fu assegnato a Samantha Cristoforetti).

Ilaria Capua, autrice del libro ‘Io, trafficante di virus’ (Rizzoli, 2017), è una paladina convinta della scienza ‘open source’: nel 2007 è stata inserita da Scientific American fra i 50 scienziati migliori al mondo; nel 2013 è stata eletta deputato con Scelta Civica, carica che ha scelto di lasciare nel 2016 da quando si è trasferita negli Stati Uniti, dove attualmente dirige un centro di eccellenza per la ricerca One Health presso l’Università della Florida.
Il suo saggio, scritto insieme a Daniele Mont D’Arpizio, è ispirato alla vicenda giudiziaria che l’ha coinvolta qualche anno fa, quando virologa di fama mondiale, pluripremiata e riconosciuta da tutta la comunità scientifica, scopre dai giornali di essere indagata, lei che ha dedicato la vita a combattere malattie ed epidemie, per un presunto traffico di virus e vaccini. “Un’accusa vergognosa, preceduta da una campagna stampa infamante e risolta dopo anni in un proscioglimento”, ricordano i promotori del premio in una nota. “Da quella vicenda – scrive la Capua – ho imparato molte cose e penso di essere diventata una persona migliore: se dovessi distillare un pensiero, uno solo, che incarna il mio vissuto, è che per sopravvivere l’essenziale è essere resilienti, e nessuno può farlo al nostro posto”.
“La scelta di abbandonare il suo incarico parlamentare”, con cui “voleva portare la voce della ricerca” nel mondo della politica, “e trasferirsi negli Stati Uniti, per quanto sofferta, è stata fatta per proteggere la famiglia e il suo lavoro dopo essere rimasta incagliata nei paradossi della giustizia. Questa scelta è stata decisiva per raccontare la sua storia e non perdere la speranza: perché – come lei stessa afferma – un Paese come l’Italia deve imparare a investire nel futuro e deve ritrovare il coraggio di salvaguardare i propri talenti”, conclude l’Associazione italiana del libro.

Per ulteriori informazioni http://www.premiodivulgazionescientifica.it/?p=9482