Nell’ultimo numero di Leggendria, Antonella Fimiani si chiede se c’è un paradosso nella democrazia
L’ultimo numero dell’anno della nostra Leggendaria lo trovate – in cartaceo e in Pdf – sul nostro sito, e in libreria (noi lo abbiamo spedito, chiedetelo, magari ce l’hanno ancora nel pacco, sommerso dal mare delle strenne!). L’ampio “Tema” curato da Giuliana Misserville mette a fuoco le “Trans/Scritture”: affondi sulle narrative – letterarie, poetiche, cinematografiche, televisive, teatrali, fotografiche – intorno a corpi in transito, questioni centrali in questo nostro tempo di identità ibride, fluttuanti in un plurimo movimento contro/oltre l’eteropatriarcato.
Abbiamo poi intervisto Alex Connor, autrice di una serie di volumi incentrata sul genio “maledetto” di Caravaggio: l’ultimo uscito ruota intorno alla figura di Artemisia Gentileschi, cui è dedicato anche il bel romanzo della scrittrice còrsa Angèle Paoli.
Mettiamo in “Primopiano” grandi scrittrici: da Muriel Spark ad Ali Smith, da Michela Murgia ad Antonella Anedda. E una grande rivoluzionaria come Rosa Luxemburg, nel centenario della morte. C’è un paradosso nella democrazia, si chiede Antonella Fimiani a ridosso del recente saggio di Donatella Di Cesare?
Naturalmente, non potevano mancare un po’ di “Strenne” per le piccole lettrici e i piccoli lettori, insieme alle nostre “Letture” e alle sempre più rutilanti “Rubriche”.
Ma con questo numero trovate anche un “Supplemento” che ci sta molto a cuore: 80 pagine tutte dedicate alla nostra Bia Sarasini: la ricordiamo, le rendiamo omaggio, rilanciamo alcuni dei suoi testi più politici (scelti dalle amiche del Gruppo del Mercoledì) per continuare a riflettere insieme con lei e di lei, amica e compagna che molto ci manca