Secondo le donne del sindacato bolognese, “l’intento di intimidire e annullare qualunque forma di dissenso è ormai lampante: prima il violento attacco all’editore e al direttore del quotidiano “la Repubblica”, poi la campagna diffamatoria contro il direttore di Avvenire, che si è dimesso e, come se non bastasse, la denuncia alla magistratura e la richiesta di danni per 3 milioni di euro alla direttrice de l’Unità, Concita De Gregorio, alle tre giornaliste, Federica Fantozzi, Natalia Lombardo, Maria Novella Oppo e alla scrittrice Silvia Ballestra”.
“Nell’assoluto disprezzo dell’art. 21 della Costituzione italiana, Berlusconi agisce in modo dispotico e autoritario per colpire i (pochi) mezzi di informazione che hanno la forza di esprimere opinioni diverse, che chiedono risposte trasparenti sul suo comportamento di uomo pubblico e che ospitano opinioni di dissidenti”.
_ E’ quanto scrivono in una nota le donne della Cgil di Bologna, ripresa da [Rassegna sindacale->http://www.rassegna.it] – che condannano “l’inaudito attacco alla libertà di stampa sferrato dal Presidente del Consiglio che si dimostra incapace di tollerare critiche, giudizi e voci fuori dal coro”.

Secondo le donne del sindacato bolognese, “l’intento di intimidire e annullare qualunque forma di dissenso è ormai lampante: prima il violento attacco all’editore e al direttore del quotidiano “la Repubblica”, poi la campagna diffamatoria contro il direttore di Avvenire, che si è dimesso e, come se non bastasse, la denuncia alla magistratura e la richiesta di danni per 3 milioni di euro alla direttrice de l’Unità, Concita De Gregorio, alle tre giornaliste, Federica Fantozzi, Natalia Lombardo, Maria Novella Oppo e alla scrittrice Silvia Ballestra”.

“In particolare rispetto a queste {{cinque donne che hanno dimostrato di sapersi comportare come cittadine e non come sudditi}} – si legge ancora nella nota – le donne della Cgil si sentono di esprimere non solo solidarietà, ma il massimo rispetto che si riserva alle persone che con coraggio sanno tenere la schiena dritta anche di fronte all’arroganza di chi esercita il potere nella convinzione che tutto abbia un prezzo e tutto si possa comprare”.

Per questi motivi le donne della Cgil di Bologna aderiscono in modo convinto alla manifestazione organizzata dalla Federazione nazionale della stampa per sabato 19 settembre a Roma: “Oggi – scrivono ancora le sindacaliste – difendere la libertà di stampa e il diritto ad una informazione libera da condizionamenti è il miglior modo per impedire che continui ad avanzare la deriva autoritaria che minaccia la nostra democrazia”.

“Le donne della Cgil di Bologna – si legge infine nella nota – si impegnano a favorire l’adesione e la partecipazione alla manifestazione del 19 anche di altri soggetti della società civile nel tentativo di risvegliare la coscienza di quanti oggi assistono annichiliti allo scempio dei nostri migliori valori di convivenza civile”.