BRUXELLES – verso l’8 marzo – alcuni dati della presenza delle donne nel Parlamento Europeo
Per la Settimana dei Diritti delle Donne (SDDF) che viene celebrata dal 6 al 15 marzo, la Città di Bruxelles ha lanciato il 27 febbraio una campagna d’informazione il cui messaggio si può riassumere così: «La donna non è un oggetto», e l’hashtag scelto è #THISISNOTCONSENT – Ma culotte ne me définit pas’ (Questo non è consentito – Le mie mutande non mi definiscono). Chiari riferimenti sulla ben nota colpevolizzazione del modo di vestirsi delle donne che giustificherebbe il comportamento di certi uomini, insulti in strada, sul luogo di lavoro, in casa, e aggressioni come di recente nel caso di stupro in Irlanda: l’accusato è stato assolto perchè la vittima portava lo string al momento dell’aggressione. Segnale, secondo i giudici, che la giovane cercava rapporti sessuali. E, che a noi italiane ha riportato alla mente vecchi e faticosi processi con la difesa della grande Tina Lagostena Bassi.
La ‘Settimana dei Diritti delle Donne 2019’ fa parte del lavoro che la Città di Bruxelles effettua tutto l’anno attraverso il «Piano d’Azione per l’Uguaglianza tra le Donne e gli Uomini». Il Piano punta ad affermare il posto delle donne nello spazio pubblico e una maggiore rappresentanza sia in politica che nelle cariche dirigenziali. Il Programma della settimana comprende esposizioni, conferenze, spettacoli, films, dibattiti. Il punto culminante l’8 marzo con una Conferenza sugli stereotipi e l’ipersessualizzazione delle donne e delle ragazze organizzata nel Municipio di Bruxelles. Il Borgomastro ha dichiarato: «La Città di Bruxelles ha il dovere di difendere l’insieme dei suoi cittadini, tra cui il diritto delle donne di poter circolare liberamente sul territorio della Città senza farsi molestare o insultare, o aggredire». (da Power and Gender )