TERAMO. Non è una Consulta quella istituita dall’amministrazione cittadina
Come recita il dizionario Treccani la consulta è organo consultivo, quella prevista dal regolamento e un gruppo di lavoro, un Consiglio, piuttosto che una consulta. Scelto dall’amministrazione, a sua immagine e preferenza per non modificare, né intervenire, sulle scelte dell’amministrazione stessa.
Se composto da persone che hanno determinato una politica, prenderà mai decisioni che richiedono, alla luce dei fatti, modifiche di quella stessa decisione, a che serve una “consulta” siffatta?
Consulta è, se la si vuole davvero, la ricerca tra le associazioni e i soggetti che si occupano di quei temi e ne hanno esperienza pluriennale (comprovata da idonea documentazione) come recita la legge, consulta è, lo ripeto il luogo dell’ascolto e della raccolta delle esperienze reali di conoscenza e intervento positivo, e dei loro effetti, da tradurre in progetti e politiche efficaci da parte delle amministrazioni.
Non un balletto tra pochi , ma una grande e corale sinfonia in rappresentanza di tutte le istanze del territorio.
A voler essere cattivi nel disegno della “consulta” di Teramo non c’è neppure spazio per la rappresentazione “fisica” di tutte le istanze e “differenze” da colmare per reali pari opportunità.
A meno che non si pensi, come in lontani tempi passati, che delle donne si occupano altri, degli immigrati li rappresentano altri, dei gay sanno tutto altri, della tratta si interessano altri, delle molestie, che te lo dico a fare, delle discriminazioni invece pure, della disabilità, anche, del disagio mentale non ne parliamo, etc etc . potrei elencarne ancora molte altre…
Non ci sono a Teramo associazioni che hanno sviluppato competenze in materia?
Sono sicuramente più dei cinque immeschinenti soggetti previsti dal regolamento, ai quali affiancare altrettanti rappresentanti del Comune.
Un buon consiglio dall’esterno “C’è sempre tempo per ritornare sui propri passi!!!”
consulta s. f. [der. di consultare]. – 1. a. Riunione di più persone per consultarsi intorno a una deliberazione da prendere: essere, stare, riuni rsi, convocare a c.; la consultazione stessa; non com., dibattito interiore, con i propri pensieri: gran parte della notte fu spesa [da don Abbondio] in c. angosciose (Manzoni). b. ant. Consulenza, consulto. 2. Organo collegiale della pubblica amministrazione, con attribuzioni di natura generalmente consultiva (è termine storico, cui si è per lo più sostituito nel diritto moderno consiglio): c. di stato, istituzione creata a Roma dal papa Pio IX nel 1847 (soppressa nel 1848) con l’incarico di studiare le innovazioni da apportare allo Stato Pontificio; c. nazionale, organo politico, formato da membri nominati dal governo come rappresentanti dei partiti, il quale, in mancanza del parlamento, svolse funzioni consultive dal 22 settembre 1945 al 1° giugno 1946; c. araldica, v. araldico.