Anna Calligaris (SWIP Italia), che ringraziamo, ci spiega contenuti e obiettivi del convegno organizzato dalla Società Italiana delle Storiche e dalla Società per le donne in filosofia (SWIP Italia) che si terrà l8 e 9 aprile.


A distanza di cent’anni dalla prima cattedra di filosofia vinta in Italia da una donna, Cecilia Dentice d’Accadia (1893-1981), la Società Italiana delle Storiche (SIS) e la Società per le donne in filosofia (SWIP Italia) organizzano un convegno nazionale dal titolo: “Professoresse di filosofia: i primi cento anni (1922-2022)”, nella convinzione che questa tappa non debba passare sotto silenzio: nei processi di accesso alla cultura e di femminilizzazione della professione docente, infatti, l’insegnamento della filosofia mantiene una specificità che possiamo dire non ancora sondata dalla storiografia. Le tracce di questa specificità sono molteplici e piuttosto evidenti: ancor oggi la percentuale di donne nei ruoli apicali della ricerca in campo filosofico si avvicina a quella delle scienze STEM, delle scienze cosiddette dure. E certo la coscienza di questo gap specifico attraversa la storia dei movimenti femministi fin dall’800.

Il Convegno si terrà on line nei giorni 8 e 9 aprile 2022 e vedrà la partecipazione, tra le altre, di Francesca Brezzi (Università Roma Tre), Le professoresse dentro e fuori dal ‘nobile castello’, Adriana Cavarero (Università di Verona), Il corpo a corpo con la filosofia, Simonetta Soldani (Università di Firenze), In terra straniera. Le insegnanti di filosofia nel Regno d’Italia, Elvira Valleri (Società italiana delle storiche), Insegnare filosofia, scrivere di storia, nelle carte di Elena Dall’Olio. È prevista inoltre una ricca scelta di contributi di ricercatrici e ricercatori universitari e docenti di liceo. Introducono i lavori le due presidenti SIS: Raffaella Sarti, e SWIP Italia: Marina Sbisà.

Le relazioni ripercorrono le tappe storiche dell’insegnamento femminile della filosofia in Italia, dalla prima cattedra vinta da una donna alle superiori, nel 1922 da Cecilia Dentice d’Accadia (1893-1981), che divenne poi anche la prima docente universitaria di filosofia, passando attraverso il contributo all’insegnamento e alla ricerca delle docenti di filosofia in epoca fascista, fino alle professoresse che hanno contribuito alla nascita della Repubblica.

Lo stretto intreccio tra percorsi biografici, carriere professionali e la cornice storico-istituzionale dell’insegnamento superiore in Italia nel passaggio dallo Stato liberale, al fascismo e alla Repubblica, verranno indagati in relazione alla continua riflessione di queste donne sul senso dell’insegnamento della filosofia e sul fare filosofia al femminile.

Un’occasione per ripensare oggi il ruolo delle donne in filosofia attraverso le esperienze, le difficoltà e i contributi di queste donne, per le quali la filosofia “fu uno ‘strumento di libertà’, o meglio, una ‘prospettiva di liberazione’.