Intervista sul canale YouTube dell’associazione Il Paese delle Donne all’avvocata Emilia Russo, presidente e consulente legale dell’associazione non politicizzata “M’aMa-DALLA PARTE DEI BAMBINI”.

Emilia Russo parla della LETTERA di SOLIDARIETA’ ai/alle 33 bambin*, figli/e di coppie lesbiche (omogenitoriali) i cui certificati di nascita sono stati richiesti dalla Procura di Padova a quel Comune, dov’erano stati registrati dal Sindaco, Sergio Giordani, a partire dal 2017. Richiesta che asseconda la Circolare di Piantedosi, aderente alle direttive del Governo Meloni ma contrasta le raccomandazioni UE sulla tutela delle famiglie omogenitoriali. Nel rivolgersi, con un ribaltamento d’ottica, a quell’infanzia colpita nel diritto di FILIAZIONE, M’aMa ribadisce il diritto di chi nasca in una coppia genitoriale di due madri, di non perdere quella non biologica a causa della discriminazione sull’orientamento sessuale. In Italia, solo le coppie eterosessuali sposate o conviventi da oltre tre anni possono per legge ricorrere all’inseminazione eterologa. Le famiglie Arcobaleno rifiutano la ventilata ipotesi di un ricorso della madre non biologica all’Adozione Speciale (istituto di difficile accesso e sottoposto anch’esso a revisione); nel caso, si tratterebbe di un iter burocratico e d’indagine molto lungo e non sanerebbe la discriminazione della perdita di una figura genitoriale con lesioni nella vita psicologica, affettiva e relazionale di tutto il nucleo familiare e in primis del/della bambin*. “Il prezzo della stretta sulle famiglie Arcobaleno la pagheranno i più deboli, i più piccoli, che non hanno voce in capitolo”, afferma l’avv.ta Emilia Russo, che si dice “stupita e indignata del crescente silenzio sulla vicenda padovana, “…solo la prima!”. M’aMa (e il suo progetto AFFIDIAMOCI), chiede adesione alla LETTERA di SOLIDARIETA’ , attenzione alle prossime iniziative e investe del problema la Corte Costituzionale. * M’aMa o “Rete delle MammeMatte”, formata da professionist*, accompagna gratuitamente, nel pieno rispetto della privacy del/della minore e della sua storia, l’iter dell’adozione e dell’affido, offrendo a prezzi sociali consulenza legale e genitoriale. A ponte tra famiglia accogliente, Servizi sociali e/o Tribunale per i Minorenni, l’associazione si occupa anche di minori con Bisogni Speciali (in attesa di famiglia affidataria o adottiva), su segnalazione dei Tribunali per i Minorenni e dei Servizi sociali, sul territorio nazionale (progetto conTATTO).

INFO: LETTERA DI SOLIDARIETA’: https://chng.it/XC8yTjWNXF