Ergastolo per i genitori di Saman. Il comunicato di Differenza Donna
Qui sotto il comunicato dell’associazione Differenza Donna dopo le condanne nel processo per l’uccisione di Saman Abbas. Saman aveva 18 anni quando fu assassinata e sepolta in una buca presso un casolare diroccato a Novellara, nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2021, dopo aver rifiutato un matrimonio forzato.
COMUNICATO STAMPA DIFFERENZA DONNA 19/12/2023
Oggi la Corte di Assise di Reggio Emilia, presieduta dalla Giudice Cristina Beretti, ha condannato all’ergastolo i genitori di Saman, Abbas Shabbar e Shaeen Nazia, suo zio Hasnain Danish alla pena di 14 anni di reclusione. Assolti i due cugini.
Una condanna che arriva all’esito di una complessa e faticosa istruttoria dibattimentale in cui Differenza Donna si è costituita parte civile e nella quale l’Associazione – rappresentata dalle avvocate Maria Teresa Manente e Rossella Benedetti – ha voluto anche rendere testimonianza, con la presidente Elisa Ercoli, su come l’uccisione della giovanissima Saman Abbas sia stato l’estremo atto di punizione per la sua ribellione a un sistema familiare che pretendeva la sua subalternità alle regole maschili.
Saman voleva vivere libera di autodeterminarsi e di realizzare i suoi desideri e i suoi progetti di vita. Lei voleva studiare, lavorare, scegliere chi amare.“La voglia di libertà e di rivendicazione dei suoi diritti fondamentali – dice l’avvocata Maria Teresa Manente – hanno destabilizzato quel sistema patriarcale che non ha confini geografici e che ha segnato la condanna a morte di Saman per mano della sua famiglia ferita nell’onore. L’onore, un valore che fino a pochi anni fa era presente nel nostro codice penale per legittimare i femminicidi.
Una sentenza questa che si auspica contribuisca a modificare una cultura giudiziaria che troppo spesso minimizza la violenza maschile contro le donne fino a giustificare finanche i femminicidi.”