Silvia Businello Toro, fondatrice della libreria delle donne di Mestre. Intervista sul canale YouTube a Antonella Bontae, autrice del libro dedicatole
Intervista sul canale YouTube dell’associazione a Antonella Bontae, scrittrice, poeta e articolista veneziana, che biografa la concittadina Silvia Businello Toro (1942-2007), la cui vita “…fatta d’impegno e di partecipazione, di presenza e generosa vitalità, di discrezione e garbo (…) è stata scolpita da mani piene d’amore ” come evidenzia in Prefazione Andreina Corso.
Opera antologica, varia e rigorosa nelle fonti, rende conto nei tanti e diversificati interventi di personagge e di soggetti, singoli e collettivi, che a loro volta hanno fatto e fanno la storia della città, dei tanti mondi attraversati, con passioni e durature relazioni, dalla biografata, già celebre sulla scena veneziana delle culture politiche e movimentiste e associative; pilastro della locale UDI e fondatrice della LIBRERIA DELLE DONNE di Mestre. Il materiale d’intervista s’avvale di fonti orali e scritte, specie articolistiche e tratte da archivi pubblici e privati; testimonianze di chi l’abbia conosciuta, del suo areale parentale e amicale, della trascrizione da vecchi e nuovi media. Ampi spazi sono dedicati ai materiali tratti dallo storico mensile “Noi Donne” cui Buisinello Toro collaborava e da quello in eredità all’Associazione Donne Europee Associate Centro Studi Silvia Businello Toro (2008), nata da una proposta della cugina della biografata, Cristiana Molti Ravenna (che la presiede), subito abbracciata dai familiari e condivisa dagli ambienti amicali e politici di pertinenza. D.E.A. (Donne Europee Associate) ne raccoglie l’eredità di pensiero e culturale a livello internazionale, nel solco della di lei frase: “Dove ‘è una donna pensante, che cerca di fare del suo meglio per l’emancipazione e il progresso delle donne, dobbiamo starle vicino e aiutarla.”
A tal fine, l’Associazione “…sostiene, diffonde e promuove il pensiero contemporaneo delle donne ricercatrici, letterate, artiste, musiciste della città di Venezia e di altri paesi d’Europa e del mondo, per confrontare leggi, medicina, scienza, arte, filosofia, letterature, per mettere a confronto etnie, religioni, modi di pensare e saperi delle donne.” Il puntuale riporto del grande impegno ed entusiasmo profuso nella realizzazione della Libreria delle Donne, nata nell’ambito dell’UDI di Mestre e cui Businello Toro ha dedicato larga parte della sua cura politica e amicale, mantiene alla memoria un tratto di genere della città, che fonda anch’esso futuro come solo il parlare attraverso pagine può fare. Emerge il valore irrinunciabile di un “luogo” unico nel Triveneto, “…di confronto, dibattito, scambio di saperi, presentazione di nuove edizioni e quant’altro contribuisca alla conoscenza e diffusione della storia, vita, pensieri, aspirazioni delle donne.” Ai nomi delle socie fondatrici (1995) e delle prime altre associate, s’accompagna la notazione di alcune attività; il riporto di interviste rilasciate da Businello Toro; i ricordi delle coagenti, amiche e attiviste di lungo o più breve percorso. Nulla si disperde e si dimentica in questa trama di stime e di affetti e di memorie incentrata su tematiche di ancora grande attualità e dibattito sui temi dei diritti civili e dell’autodeterminazione delle donne; del rapporto con le istituzioni nell’attuare le politiche “dei luoghi delle donne” (centri, case rifugio, associazioni, librerie, ecc.), e della loro autonomia e sostenibilità anche economica; é una città metropolitana che si affaccia, raccontandosi dalla metà del Novecento a oggi. Riportato un riferimento anche all’allora Sindaco Massimo Cacciari.
Non in ultimo ricordiamo che la Curatrice, in queste pagine dedicate a Silvia Businello Toro non conosciuta personalmente ma avvicinata con grande rispetto ed empatìa, a fronte di una vita dedicata “…alla presa di consapevolezza delle donne di essere protagoniste delle loro vite e del mondo”, sente il bisogno di ringraziarla per il tanto che ha dato ed che è stata, esprimendo quella riconoscenza che connota, o dovrebbe connotare sempre, la delicata operazione di proiettare nel futuro un passato che rischia non solo la perdita di memoria ma di fonti di prima mano e della lettura di genere delle stesse.
INFO: Antonella Bontae (a cura di), Perché non sia un sogno e presto svanisca. Silvia Businello Toro e la Libreria delle Donne. – Venezia Lido: Supernova edizioni, 2022.