CCO, Crisi Come Opportunità nella giornata del 21 marzo con un seminario tematico ispirato dal Palcoscenico della Legalità
CCO, Crisi Come Opportunità, associazione da anni impegnata attivamente per creare un nuovo paradigma culturale di contrasto alla logica mafiosa attraverso l’arte, la cultura, la musica e il teatro, sarà al fianco di Libera nella Giornata dedicata alle vittime delle mafie e della criminalità organizzata.
Il primo appuntamento avrà luogo alle ore 9.00 in Piazza Esquilino a Roma, dove partirà il corteo. Sarà un momento di condivisione e di testimonianza, in cui cittadini, associazioni, istituzioni e volontari marceranno insieme per ribadire il loro rifiuto nei confronti della mafia e per onorare la memoria delle vittime. Arriveremo a Circo Massimo, dove dalle 10.54 circa inizierà la lettura dei nomi delle vittime delle mafie dal palco (oltre 1000 nomi)…
Successivamente, alle ore 14.30, l’appuntamento si sposterà in via Quattro Novembre 157 per un seminario tematico ispirato dal Palcoscenico della Legalità, progetto nazionale di CCO – Crisi Come Opportunità che dal 2011, in collaborazione con Università, teatri, scuola, associazioni, centri di ricerca, attraversa l’Italia con uno spettacolo teatrale e laboratori nelle scuole. Questo seminario offrirà uno spazio di approfondimento e dibattito su tematiche legate alla legalità, alla lotta contro le mafie e alla promozione di una cultura della giustizia e della solidarietà.
L’impegno nel diffondere la cultura della legalità di CCO – Crisi Come Opportunità nasce nel 2011, nell’ambito del progetto nazionale, Palcoscenico della legalità, con un primo spettacolo Dieci storie proprio così, nato da un’idea di Giulia Minoli, scritto da Giulia Minoli e Emanuela Giordano, partendo dal racconto dei familiari delle vittime innocenti della criminalità organizzata e delle associazioni che sulle terre confiscate alle mafie hanno creato opportunità di lavoro e di accoglienza.
Lo spettacolo ha dato il via a proposte e iniziative di scambio tra istituzioni pubbliche e private per apprendere un nuovo alfabeto civile.
Da allora, nelle scuole italiane, sono stati attivati laboratori propedeutici alla visione dello spettacolo per oltre 60.000 ragazzi dai 13 ai 18 anni. Un progetto educativo rivolto a ragazzi e ragazze che vengono stimolati mediante il linguaggio teatrale e giochi di ruolo, da attori/formatori e ricercatori universitari, alla partecipazione e alla riflessione su tematiche legate alla criminalità organizzata.
“Il teatro costituisce uno dei molteplici linguaggi per esplorare un nuovo ed efficace racconto delle mafie, entità mutevoli che richiedono costantemente nuove chiavi di interpretazione e modalità narrative. Riguardo a Roma (dove si terrà la manifestazione), senza voler criticare chi non l’ha fatto, auspico che l’importante evento romano rappresenti un’opportunità per le istituzioni, le forze politiche, le organizzazioni sociali e le associazioni antimafia per avviare una profonda riflessione sulle mafie presenti nella capitale. Questa realtà, ancora insufficientemente indagata, spesso viene sottovalutata, ma dovrebbe invece costituire uno dei principali obiettivi di un impegno antimafia capace di interpretare la complessità della situazione.” Afferma Giulia Minoli, vicepresidente di Crisi Come Opportunità e ideatrice del progetto.
Il progetto e la sua evoluzione sono stati raccontati in due documentari, prodotti da JMovie e Rai-Cinema: “Dieci storie proprio così”, vincitore Nastri d’Argento 2018 e “Se dicessimo la verità” vincitore in aprile 2022 del premio il Nastro della Legalità. I documentari, scritti e diretti da Giulia Minoli ed Emanuela Giordano, sono disponibili su RaiPlay. Li hai visti?