Intervista sul canale YouTube dell’associazione a Fiorenza Taricone autrice del libro Zoé Gatti de Gamond e l’utopia fourierista.

Fiorenza Taricone rilegge Zoé Gatti de Gamond (1806-1854), pedagogista e scrittrice politica, franco-belga, molto poco studiata all’estero se non come seguace di Fourier e del tutto sconosciuta in Italia. Interprete del pensiero utopico sansimoniano e fourierista, di cui fu una divulgatrice ma anche una critica, specie rispetto alla cosiddetta liberazione sessuale femminile, conta tra gli scritti maggiormente diffusi e tradotti in più lingue, “Fourier et son système”. Sposò, superando l’ostilità familiare, il meno blasonato e d’origini italiane pittore Jean-Baptiste Gatti insieme al quale, e a due figlie piccole, sperimentò la vita comunitaria nel Falansterio dell’Abbazia di Citeaux, in cui investì e perse gran parte dei suoi beni.

Libertà di pensiero, audacia intellettuale, precoce adesione al pensiero socialista, la resero diversamente famosa e più avanzata della madre, una erudita Salonnière, e, a sua volta, educatrice anticonformista di tre figlie, una delle quali la superò nella produzione intellettuale d’avanguardia e con cui viene sovente confusa. Zoé Gatti individuò nella mancanza di indipendenza economica e nell’educazione “fallimentare” data alle bambine rispetto alla bellezza, i due ostacoli maggiori per la realizzazione delle donne, dicendosi convinta, da vera pedagogista, che solo una diversa educazione e non la politica, intesa come forma di governo e legislativa, potesse cambiare in meglio la situazione femminile. Il suo pensiero influenzò il femminismo belga e si tradusse in numerosi manuali educativi e nell’apertura di istituti gratuiti per donne e per ragazze, a Bruxelles. Per la sua azione pedagogica innovativa ricevette una medaglia dalla Société des Méthodes di Parigi.


Note biografiche su Zoé Gatti de Gamond

Zoe Gatti de Gamond (1806–1854) nasce a Bruxelles in una ricca e colta famiglia di convinzioni liberali; il cognome Gatti le deriva dal suo matrimonio con il pittore italiano Jean-Baptiste Gatti; La madre è una colta salonnière, une delle figlie di Zoé, Isabelle, sarà anch’essa pedagogista e femminista, più radicale della madre. Zoé ha due sorelle, Marie Aline, cui dedicherà una sua opera Le dévoirs de femme ed Elise. Suo padre, Pierre-Joseph de Gamond è governatore della provincia di Anversa, al tempo del Regno Unito dei Paesi Bassi, avvocato e professore dopo il 1830 nel regno indipendente del Belgio. Nella rivoluzione belga del 1830, Zoé sostiene attivamente gli esuli italiani e polacchi; pedagogista e scrittrice politica, contemporanea e seguace critica di Fourier, è quasi del tutto sconosciuta in Italia, ma poco studiata anche dalla letteratura utopica; allo stato attuale delle ricerche è anche una delle pochissime donne a impiegare tutti i suoi averi nell’acquisto dell’Abbazia di Citeaux, in Borgogna, per realizzare un falansterio. Vi si trasferisce con le due figlie molto piccole, perdendo poi con il fallimento della falange tutto il patrimonio. E’ autrice di scritti pedagogici che sono in realtà manuali pratici di una diversa pedagogia politica dell’istruzione femminile. Diffonde il pensiero del maestro Fourier, esaltandone le novità, ma rilevandone anche i lati deboli, soprattutto in merito alla cosiddetta liberazione sessuale femminile, anticipando le future critiche di Mazzini. Con le sue opere, si conferma come una delle scrittrici politiche che nella prima metà dell’Ottocento trasporta dal piano filosofico e pedagogico a quello politico, la questione morale che diventa dirimente nell’idea democratica e in quella socialista. Sposata al pittore italiano Jean-Baptiste Gatti, stabilitosi a Bruxelles nel 1832, dopo essere fuggito per la partecipazione in Italia all’insurrezione contro il governo pontificio. Zoé è autrice di articoli nella «Revue Encyclopédique», e firma anche articoli nella «Revue de Pays-Bas», «Revue italienne-française», l’«Artiste»di Bruxelles e nella rivista di letteratura italiana «L’Exilé». Il libro sul pensiero di Fourier viene ristampato cinque volte e tradotto in inglese: Fourier et son système, pubblicato nel 1838, un anno dopo la morte del maestro. Il libro le procura una crescente popolarità e ipotizza per lei anche un ruolo di referente ufficiale del fourierismo. Nel 1848, Zoé ha quarantadue anni, ha una terza figlia, e pubblica un testo L’Organisation du travail par l’éducation nationale, che influenzerà il successivo femminismo belga. La politica, come in altri testi, non ha per lei un’importanza predominante perché evidentemente non è riuscita a modificare sostanzialmente la condizione femminile. Solo l’educazione e non le leggi, possono fare in modo che le donne non siano più le nemiche delle altre donne. Pubblica anche diversi manuali educativi e una guida per gestire una scuola materna. Riceve una medaglia dalla Société des Méthodes di Parigi per l’ideazione di un nuovo sistema educativo per donne di tutte le classi sociali; a Bruxelles fonda e dirige su suo progetto due scuole gratuite, una per le operaie adulte, l’altra per giovani ragazze, destinate all’insegnamento. Muore a soli 48 anni.


OPERE PRINCIPALI

1834 La condizione sociale delle donne nel XIX secolo che segna il debutto librario di Zoé ancora nubile; infatti, appare poco prima del suo matrimonio.

1836 Des devoirs des femme set des moyens les plus propres d’assurer leur bonheur, Bruxelles, Hauman et C. Librairie Editeurs, 1836. A ma sœur Aline

1839 Fourier et son système, Paris, La Librairie Sociale, deuxième édition.

1840 Réalisation d’une commune sociétaire : d’après la théorie de Charles Fourier, Paris, Chez l’Auteur, Rue de la Harpe.

1847 Pauperisme et association, Paris, in vendita presso le principali librerie.

Fiorenza Taricone, ordinaria di Storia del pensiero politico e di Pensiero politico e questione femminile all’Università di Cassino e Lazio Meridionale, già Rettrice Vicaria, Presidente del Comitato P. O., del Centro Universitario Diversamente Abili Ricerca Innovazione e del Comitato Unico di Garanzia, Componente della Commissione Nazionale Parità nel biennio 1994-’96, è saggista esperta di tematiche inerenti i diritti civili e politici, interventismo, pacifismo e associazionismo femminile nell’Ottocento e nel Novecento italiano e francese. Fa parte del comitato scientifico della Fondazione Nilde Iotti, della Fondazione Turati e della Fondazione Kuliscioff.

Info: Fiorenza Taricone, Zoé Gatti de Gamond e l’utopia fourierista. – Pisa: Pacini editore 2024.


Fiorenza Taricone, ordinaria di Storia del pensiero politico e di Pensiero politico e questione femminile all’Università di Cassino e Lazio Meridionale, già Rettrice Vicaria, Presidente del Comitato P. O., del Centro Universitario Diversamente Abili Ricerca Innovazione e del Comitato Unico di Garanzia, Componente della Commissione Nazionale Parità nel biennio 1994-’96, è saggista esperta di tematiche inerenti i diritti civili e politici, interventismo, pacifismo e associazionismo femminile nell’Ottocento e nel Novecento italiano e francese. Fa parte del comitato scientifico della Fondazione Nilde Iotti, della Fondazione Turati e della Fondazione Kuliscioff.