Il progetto d’arte pubblica partecipata dell’artista Mariangela Capossela, “Ci. Corrispondenze immaginarie”, ideato nel contesto di Volterra Prima Città Toscana della Cultura 2022, è oggi in fase di realizzazione in altre città in Italia e all’estero.

“Ci. Corrispondenze immaginarie” si concentra sul recupero delle lettere scritte dai pazienti degli ospedali psichiatrici italiani dalla fine dell’Ottocento al 1953. Prima della legge Basaglia in Italia, ed in altri luoghi d’Europa, era impedita alle persone ricoverate qualsiasi forma di relazione con il mondo esterno. Fino al 1978, con l’attuazione della rivoluzione basagliana, infatti, veniva negata la comunicazione diretta tra degenti e mondo esterno. Le lettere che scrivevano, indirizzate alla famiglia, ai consorti, agli amici, alle istituzioni religiose venivano censurate e archiviate nelle cartelle cliniche delle strutture sanitarie, come parte della documentazione clinica dei pazienti, non raggiungendo mai i destinatari. Il progetto di corrispondenza inizia con il riportare alla luce le lettere che i pazienti degli ex manicomi non ebbero la possibilità di spedire, e che come loro rimasero recluse, per reindirizzarle a chi accoglie l’invito di diventare un nuovo interlocutore.

Il progetto ha preso avvio l’11 marzo 2024, in occasione del centesimo anniversario dalla nascita di Franco Basaglia, con l’apertura della call per raccogliere le adesioni e creare una lista di destinatari.

“Corrispondenze immaginarie” rompe l’isolamento e l’emarginazione, chiedendo una partecipazione, rivolta al singolo e alle comunità. Il coinvolgimento si articola in due fasi: Gli scrittoi pubblici, momenti performativi in cui scuole, abitanti, gruppi o individui, sono invitati a trascrivere le lettere degli ex pazienti. La seconda fase è una chiamata aperta a chiunque voglia ricevere queste lettere per rispondere idealmente ai loro autori. 

A seguito di un accurato lavoro di ricerca che vede la collaborazione degli archivi delle ex strutture ospedaliere, Mariangela Capossela coinvolge scuole e cittadini nell’organizzazione di Scrittoi Pubblici dove le lettere rinvenute sono trascritte a mano, numerate e contrassegnate con il timbro ideato dall’artista. Contestualmente, una call pubblica diramata in tutta Italia raccoglie le adesioni di coloro che desiderano ricevere una lettera e restituire una propria risposta.

Attraverso il trascrivere manualmente, “Corrispondenze immaginarie” fa emergere le storie contenute tra le carte, alla ricerca di attenzione, tra dimensione domestica, soggettiva e responsabilità sociale, per un discorso intorno alla malattia mentale e sollecitare una risposta collettiva.

In un processo che vede il coinvolgimento attivo e la partecipazione dell’intera comunità, “Ci. Corrispondenze immaginarie” riunisce i pensieri, i sogni e le fantasie che i pazienti avevano affidato alla carta e li recapita a nuovi destinatari, raccogliendo infine le risposte che non erano originariamente mai arrivate.

A maggio 2024 apertura degli Scrittoi Pubblici. Il momento della trascrizione delle lettere dei pazienti degli ospedali psichiatrici di Trieste e Gorizia è parte integrante del processo artistico ideato da Mariangela Capossela

La call per partecipare agli Scrittoi Pubblici come copista è aperta fino a esaurimento posti. Ai volontari interessati è richiesto l’invio di una mail a biglietteria@hangarteatri.it specificando nome, cognome, numero di telefono e preferenze orarie. È inoltre attiva la campagna di crowdfunding a sostegno del progetto, disponibile attraverso il link https://www.gofundme.com/f/corrispondenze-immaginarie

A Trieste e Gorizia il progetto ha previsto un percorso dedicato agli studenti delle scuole superiori locali.

Gli studenti, accompagnati dai volontari e dalle associazioni che aderiscono al progetto, saranno coinvolti nel processo di trascrizione delle lettere ritrovate, partecipando agli Scrittoi Pubblici. Le parole trascritte per l’occasione saranno quindi spedite in tutta Italia a coloro che avranno risposto alla call, segnalando il proprio desiderio di ricevere una lettera, cui si impegnano a rispondere.

Le risposte saranno raccolte e riunite alle copie delle lettere originali, trasformandosi nel cuore pulsante di un progetto espositivo previsto per il 2025, ideato e curato da Mariangela Capossela.