1932 Mostra del cinema. Una perla per un delitto
“1932 Mostra del cinema. Una perla per un delitto” è un giallo ambientato al Lido di Venezia, agli albori di quella che, nel tempo, diverrà la vetrina più antica ed autorevole della cinematografia mondiale, frutto di un rigoroso lavoro di ricerca e di indagine durato anni.1932-1935: nelle prime tre Esposizioni di Arte Cinematografica – Mostra del Cinema di Venezia si susseguono misteriosi ed inquietanti delitti che scuotono le presentazioni delle film – allora eran considerate al femminile, i film – proiettate.
_ Il Maresciallo Pasquale Ameduri risolverà l’enigma tra l’irascibilità e le crisi di nervi degli attori, le impertinenti richieste dei direttori artistici e degli addetti stampa, le feste, i premi ed i segreti inconfessabili dell’alta borghesia del Lido, svelando oscure e travolgenti verità…
_ Un giallo inusitato, un thriller da non perdere, quello di cui al titolo, che ha già avuto varie proposte importanti per la trasposizione cinematografica.
Il piccolo sunto che si propone non dà che una pallida idea del plot intrigante, da leggersi tutto d’un fiato che l’ars scribendi di [Barbara Zolezzi->http://www.barbarazolezzi.info], autrice di gialli di razza (e di successo) da decenni ha steso in un pas de deux con Elisabetta De Pieri.
E’ un giallo storico con tutti i crismi, nella più pura tradizione della docu-fiction letteraria che da alcuni anni si sta facendo sempre più apprezzare dai lettori ed estimatori del genere.
_ Ambientato al Lido di Venezia, agli albori di quella che, nel tempo, diverrà la vetrina più antica ed autorevole della cinematografia mondiale, Una perla per un delitto, come recita il sottotitolo, è il frutto di un rigoroso lavoro di ricerca e di indagine durato anni.
Gli archivi veneziani più di fama, da quello dell’ASAC, l’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale, ai segreti conservati negli archivi di Fondazione Cini, all’Isola di San Giorgio Maggiore, a Venezia e del mitico Hotel Excelsior, allora sede iniziale, con i suoi prestigiosi spazi esterni, della Mostra del Cinema, han fornito alla vicenda narrata con la solita (e solida) maestrìa della Zolezzi, una base puntualmente scientifica che rende ancor più attraente la lettura del libro.
Barbara Zolezzi abita a Venezia dove vive e lavora. Già vincitrice del Mystfest di Cattolica, in collaborazione con Elisabetta De Pieri, ha scritto numerosi racconti gialli pubblicati dalle maggiori riviste italiane. Sue opere sono uscite per i tipi di Mondadori, Hobby & Work, Sonzogno ed altri editori.
_ Nasce con il personaggio dell’Avogador de Comun, magistrato della Serenissima Repubblica, Sier Paolo Priuli, che indaga su efferati delitti nella Venezia Rinascimentale, alla fine del Cinquecento.
Sier Priuli è coadiuvato nelle sue indagini dal grande pittore, il Maestro Paolo Caliari detto il Veronese, dalla poetessa e cortigiana Veronica Franco, dal suo medico-strologo, Abrahim, ebreo di Alessandria e dalla cortigiana Tiziana Orio.
_ Suo è anche il recente {Chattami}, {Pelouche}, una vicenda quanto mai up to date e particolare sulle angosce femminili (e maschili) del nostro tempo stampato per i tipi di La Torre edizioni, grande successo dell’appena trascorsa estate romagnolo-adriatica, reperibile presso [www.webster.it->http://www.webster.it].
Elisabetta De Pieri ha collaborato con Barbara Zolezzi fino all’estate del 1999, pubblicando sia racconti brevi che un paio di romanzi – protagonista il personaggio dell’Avogador de Comun.
{1932 Mostra del cinema. Una perla per un delitto} di Barbara Zolezzi e Elisabetta De Pieri è edito e disponibile ora on line presso [ilmiolibro.it->http://ilmiolibro.kataweb.it/categorie.asp?searchInput=zolezzi&act=ricerca&genere=tutte&scelgoricerca=nel_sito]
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