Dharisah: una adolescente scomparsa in una regione non pacificata
«Riportate mia sorella da me!». È questo l’appello di Anusha Ravichandran alla ricerca della sorella dopo la fine della guerra civile in Sri Lanka.Sedici mesi dopo la fine della guerra civile nel nord dello Sri Lanka, migliaia di ex combattenti ribelli sono ancora scomparsi o in stato di detenzione ad opera del governo, un gran numero di essi non hanno raggiunto la maggiore età.
{{Anusha Ravichandran}} è alla ricerca della sorella, {{Dharisah}}, rapita nel marzo del 2009 dalle Tigri di Liberazione del Tamil Eelam-LTTE. Dharisah aveva sedici anni quando i ribelli l’hanno reclutata con la forza. La sua famiglia era riuscita per più di un anno a sfuggire ai ribelli, trasferendosi da un luogo all’altro del Paese, poi nella primavera del 2009 nel corso della ritirata i ribelli l’hanno portata via ed arruolata.
La fascia di adolescenti compresi tra i quindici e i diciotto anni costituiscono il target più appetibile, per i ribelli Tamil e non solo. In realtà, nella maggior parte dei paesi in conflitto i bambini e le bambine-soldato costituiscono una realtà aberrante. Si calcola che tra i 250.000 e i 300.000 bambini sono sfruttati da eserciti regolari e gruppi armati di opposizione in 35 Paesi.
Dhaisah è una di essi. La sua storia è simile a tante altre migliaia di storie, con la sola differenza che l’IRIN – Integrated Regional Information Networks, progetto dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari – ha deciso di renderla nota, così come il volto del fratello {{Anusha}}, che da mesi distribuisce volantini con la foto di sua sorella.
Con la fine della guerra – nel maggio scorso – la famiglia aveva nutrito grandi speranze, probabilmente Dharisah avrebbe potuto tornare a casa da un momento all’altro, ma così non è stato. Anusha si è rivolto al Commissione dei diritti umani e al Comitato della Croce Rossa Internazionale per essere aiutato.
«Mia sorella è stata la mia migliore amica. Abbiamo condiviso molto insieme. Anche durante la guerra mi ha conforto quando avevo paura dei bombardamenti. Non ho avuto molte amici e lei mi ha dato tutto ciò che un amico e una sorella possono dare. […] Voglio che qualcuno mi aiuti a trovarla».
{Fonte: http://www.irinnews.org/HovReport.aspx?reportID=90570}
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